Lamezia: Mascaro “inizio una missione”

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-di Claudia Strangis
Lamezia Terme – Paolo Mascaro, avvocato lametino, da oggi ha preso le redini del governo della città di Lamezia. Infatti, dopo la sua proclamazione da parte della dottoressa Maria Teresa Carè, presidente dell’ufficio elettorale centrale presso il Tribunale lametino, ha ricevuto dalle mani dell’ex sindaco, il simbolo che caratterizza la figura del primo cittadino: la fascia tricolore. Il tutto, nel corso di una cerimonia che si è svolta nell’aula consiliare del nuovo comune di Lamezia Terme dove, alla presenza dei massimi dirigenti dell’ente, è avvenuto il passaggio di consegne tra Speranza e Mascaro. Oltre a rinnovare l’augurio di un buon lavoro al neo sindaco e al Consiglio, Speranza ha ringraziato dipendenti, collaboratori e dirigenti che lo hanno accompagnato in questi dieci anni di amministrazione. Un ulteriore ringraziamento è stato, poi, espresso dal sindaco uscente a tutta la città.
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Nel momento di conclusione ufficiale del suo mandato Speranza ha ricordato al neo proclamato sindaco Mascaro due questioni spinose che riguardano il Comune, come quella finanziaria e la vicenda Icom le cui cause, ha specificato, “sono state rinviate al prossimo autunno”. E in chiusura ha augurato che la sala Giorgio Napolitano, inaugurata dall’omonimo presidente della Repubblica, “possa celebrare tanti altri anniversari e appuntamenti significativi del nostro futuro e per quello dei nostri figli”. Paolo Mascaro, nel suo primo intervento da primo cittadino, indossando la fascia tricolore, ha ringraziato Gianni Speranza, rinnovando l’invito ad un appoggio gradito e reciproco e continuo, “nonostante – ha poi specificato – ci siano tra di noi delle evidenti differenze nell’agire amministrativo”. Accompagnato dalla moglie, dal figlio, dalla madre e da altri familiari, amici e sostenitori, Mascaro emozionato ha spiegato di aver così “coronato un sogno, quello di iniziare una missione; oggi mi è stato consegnato il territorio comunale e io vorrò servire, venerare e amare questa fascia che indosso”. Nel suo discorso di insediamento ha subito chiarito che, prima di essere investito della fascia tricolore, e’ andato in due luoghi che per lui sono simbolici: la biblioteca comunale e i servizi sociali, “perché un Sindaco – ha spiegato – deve curare la cultura e la sofferenza sociale e lo sforzo dell’amministrazione futura sarà indirizzato in questo senso, ma la città deve capire che dovrà contribuire”. Non solo politiche sociali ma un occhio di riguardo alla lotta alla criminalità: “questa casa comunale tenderà sempre la mano a chi deciderà di recidere, in maniera netta, ogni connivenza con la criminalità”.

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Un fuori programma un po’ speciale è stato poi l’intervento della madre del neo sindaco, la professoressa Clotilde Barberio, tra l’altro docente del sindaco uscente. Speranza, a tal proposito, ha voluto fare i suoi auguri anche alla mamma di Mascaro, che ha definito “una persona straordinaria”. La madre del primo cittadino, tra lo stupore dei presenti e soprattutto del figlio per l’intervento inatteso, ha abbracciato sia Speranza che Mascaro definendoli “i suoi due figli”. Una “tirata d’orecchie” a Gianni Speranza di cui ha detto che “non era il mio studente preferito ma era Gianni”, presentando poi con orgoglio suo figlio definendolo “testardo e ostinato come me; oggi entrambi sono qui, segno che i miei insegnamenti di educatrice e di madre sono stati recepiti”. Il sindaco Paolo Mascaro ha poi chiuso con una battuta, affermando “avrete capito ora da chi ho preso”. Dopo i saluti e le foto con il sindaco uscente, il neo primo cittadino Mascaro ha potuto visitare quello che da oggi sarà il suo ufficio, per poi presiedere il suo primo evento da sindaco, la conferenza stampa di Trame.