Lamezia: Panedigrano il sindaco della città è Soriero

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Lamezia Terme – Nei giorni scorsi l’avvocato Nicolino Panedigrano ha inviato una nota commentando il risultato elettorale. Messaggio che a distanza di qualche giorno pubblichiamo integralmente:

“Missione compiuta. Ha vinto Soriero. E con lui hanno vinto quelli che lo hanno voluto e, da dietro le quinte, soprattutto i poteri forti di Catanzaro.
Anche chi ha votato entusiasticamente Paolo Mascaro sa bene che se al posto suo fosse stato eletto un Sindaco che alla forte spinta verso la difesa degli interessi di Lamezia avesse sommato l’affinità politica con i governi regionale e centrale, le promesse elettorali si sarebbero potute più facilmente trasformare in maggior peso regionale e maggiori ricadute concrete per la nostra città.
Cosa questa che però sapevano bene anche i soliti poteri forti catanzaresi, in questo da sempre trasversali, che per la prima volta si trovano con una amministrazione cittadina di colore diverso da quella regionale e, contemporaneamente, con un Governatore della Calabria che non è di Catanzaro. E quei poteri forti, non potendo sopportare nemmeno lontanamente l’idea di poter essere scavalcati da Lamezia nel feeling con l’amministrazione regionale, sono subito corsi ai ripari.
Così alcuni nel centrosinistra hanno deciso che Lamezia era meglio perderla e, con la complicità di ambienti del PD locale e dell’amministrazione uscente, hanno commissariato il PD per ammazzare il processo di partecipazione delle Primarie, il vantaggio di essere partiti in anticipo, ogni possibilità di creare entusiasmo e, in conclusione, le residue chance di vittoria.
Da parte sua il beffardo Soriero ha interpretato perfettamente il ruolo di killeraggio politico. Lui, funzionario di vecchia scuola di partito, che aveva ufficialmente solo il mandato di ridurre ad uno i 4 o 5 candidati alle Primarie con tessera del PD, ha cominciato a porre alla frastornata coalizione di centrosinistra una miriade di “questioni politiche”, ha chiesto rinvii e spostamenti di date, ha blandito e minacciato, ha tirato conigli dal suo cilindro di prestigiatore, non ha rispettato, né ha fatto rispettare il regolamento e il programma unitario concordati durante le Primarie, si è prima dimesso da Commissario e poi è tornato a suo piacimento, ed alla fine ha perso, come probabilmente sapeva di dover fare, sia la partita di allenamento delle Primarie, che quella fatidica delle elezioni finali.
Ora, vedrete, questa sconfitta nel centrosinistra non sarà figlia di nessuno. Come rischiano di esser figli di nessuno per la città, mentre hanno entrambi molti genitori, sia la chiusura di un importante presidio di legalità qual’è il Carcere, sia lo smantellamento annunciato del nostro storico Ospedale. E così, quest’acre riemergere del clima di revanche di certi ambienti della destra cittadina contigua al malaffare, che per la terza volta Lamezia è costretta a subire, sarà il lascito vero dell’operazione Soriero e del testardo rifiuto di Sonni di lanciare l’allarme su questo gravissimo tema”.
Nicolino Panedigrano