Lamezia: Sant’Eufemia onora il suo protettore San Francesco

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Lamezia Terme – Nel segno della trazione, nel quartiere di Sant’Eufemia Lamezia, si è celebra la festa patronale di San Francesco di Paolo, iniziata giovedì con l’accoglienza delle reliquie del Santo Patrono. Dopo la celebrazione serale della Santa Messa, officiata da Padre Valerio Di Trapani, parroco della Parrocchia San Giovanni Battista, e l’offerta del cero da parte del Sindaco di Lamezia Terme, Paolo Mascaro, in processione sono state portate per le strade del quartiere le reliquie di Sant’Eufemia di Calcedonia, le reliquie di San Francesco di Paola e la statua del Santo Paolano. Il solenne rito è stato un tripudio di preghiere, canti e gesti di devozione.

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Al termine della processione il Vescovo, Mons. Luigi Cantafora ha rivolto un discorso alla cittadinanza e ha impartito la solenne benedizione. Le cerimonie sono state curate dal Gruppo locale degli Statuari che durante l’anno, oltre alla formazione personale, si sono impegnati nei servizi di volontariato della Caritas Diocesana di Lamezia Terme curando l’accoglienza presso la Casa per persone senza dimora”Querce di Mamre” e sostenendo il progetto di promozione della legalità Fazenda Esperanza che è nata in un immobile confiscato alla mafia e che aiuta i giovani che piombano nel tunnel delle dipendenze patologiche; i cittadini sono stati invitati a portare lenzuola e asciugamani da donare a queste due realtà. La serata si concluderà in Piazza Italia con la Sagra di prodotti della tradizione Calabrese, il concerto dei Mind, lo spettacolo di Cabaret di Tonino Pironaci e i giochi pirotecnici.

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Sant’Eufemia Lamezia ha una storia antichissima documentata dai tempi dei Normanni, che concessero grandi privilegi al baliaggio di Sant’Eufemia. Ancora oggi è possibile visitare i ruderi dell’abbazia di benedettina di Santa Maria. Il baliaggio fu assegnato all’ordine cenobitico militare degli Ospedalieri Gerosolimitani, oggi noto come Sovrano Militare Ordine di Malta. L’ordine possedeva oltre al baliaggio di Sant’Eufemia, anche i feudi limitrofi di Nocera e Izzaria (oggi Gizzeria). Tutti e tre i centri conservano ancora oggi come patrono San Giovanni Battista, protettore dell’ordine dei Cavalieri di Malta. Ai Cavalieri di Malta si attribuisce la costruzione del Bastione di Malta.
In seguito al disastroso terremoto del 1638, che aveva avuto la città come suo epicentro, venne fondato in una zona collinare poco distante il nuovo centro di Sant’Eufemia del Golfo (oggi Sant’Eufemia Vetere). Il baliaggio durò fino agli inizi del XIX secolo, quando i terreni del feudo furono ceduti alle famiglie nobili e alla nuova borghesia territoriale che si andava formando. Con la fine del baliaggio il territorio di Sant’Eufemia Biforcazione entrò a far parte del comune di Gizzeria.
Il quartiere odierno fu fondato durante il periodo fascista divenendo comune autonomo scindendosi da Nicastro con disposizione legislativa dell’8 aprile 1935 (con decorrenza 1º gennaio 1936), con il nome di Sant’Eufemia Lamezia, alla cui guida veniva chiamato Francesco Cordaro. Concepita come uno dei fiori all’occhiello dell’azione governativa fascista, Sant’Eufemia usufruì di risorse finanziarie cospicue e fu posta al centro di interventi riformatori che si espressero con pregevoli opere di architettura rurale. L’autonomia comunale ebbe vita breve, perché nell’anno 1968 Sant’Eufemia Lamezia si unì con Nicastro e Sambiase nel comune di Lamezia Terme.