Lamezia: convegno su tratta e prostituzione

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– di Stefania Cugnetto

Lamezia Terme – Dopo due anni di incontri, di formazione e di uscite di strada, stamattina gli operatori dell’associazione “Mago Merlino” hanno presentato i dati raccolti riguardo al fenomeno della tratta di essere umani. Dati raccolti all’interno del progetto “Trattarne Insieme” che ha , in questi due anni, messo a fuoco un fenomeno sempre più evidente ma mai analizzato. 104 le donne che gli operatori hanno incontrato nel territorio di Lamezia, statale 18, lungo la costa tirrenica fino allo sconfinamento con la provincia di Vibo. La maggior parte bulgare , seguite dalle nigeriane, un’età media di 26 anni, che vivono la strada nelle ore diurne e che per la maggior parte non vivono a Lamezia ma nella provincia di Reggio. Ma non solo numeri, bensì storie che parlano di donne che mantengono famiglie lontante o, nel caso delle nigeriane, che hanno contratto un debito nel loro paese d’origine per giungere in Italia. Presenti al convegno di stamattina Tiziana Bianchini (CNCA, settore Tratta), che ha dato al fenomeno un assetto nazionale, “quello che è difficile comprendere è che queste donne sono vittime”. La Bianchini, che di tratta si occupa da 20 anni, ha parlato di un “fenomeno in evoluzione”, mentre il rappresentate della Chiesa Valdese, pastore Jens Hansen ha affermato “bisogna ricordarsi che se queste donne sono sulla strada vuol dire che c’è una domanda”. Il pastore ha continuato,”la prostituzione è alimentata da una cultura maschilista, molte persone non vogliono vedere, non comprendono che dietro ci possa essere uno sfruttamento”. Un fenomeno di cui si ha molta difficoltà a parlare ma che interroga anche il nostro territorio, storie che costringono a farsi delle domande, non solo, come ha detto Tiziana Bianchini “sul mercato sessuale ma sopratutto sulla dignità della persona e sui dirittti umani”.