Lamezia: consiglio comunale, protagonista la TARI

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-di Stefania Cugnetto
Lamezia Terme – Secondo consiglio per l’amministrazione Mascaro, unico consigliere assente Tommaso Sonni. Cavilli tecnici e una minoranza agguerrita hanno dominato le prime due ore dell’assise comunale. La prima determina , che passa ottenendo 16 voti favorevoli e l’intera minoranza astenuta, riguarda i criteri per l’elezione dei rappresentanti comunali nelle società partecipate. Una determina che avrà immediata applicabilità e il sindaco ha assicurato che eleggerà in maniera celere i rappresentanti dell’ente, citando il caso della Lamezia Multiservizi, che in questo momento è senza presidente. I criteri proposti dal sindaco Paolo Mascaro non hanno soddisfatto pienamente la minoranza ed in particolare il consigliere Pasqualino Ruberto che li ha definiti “generici” ed avrebbe preferito che fossero inseriti dei “paletti tecnici” per assicurare il miglior funzionamento di queste società che fanno capo al comune.

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Protagonista assoluta della seduta odierna è stata la TARI, tassa sui rifiuti introdotta dalla legge di stabilità. L’assessore al bilancio, Chiara Puteri, ha esplicitato il piano finanziario per il pagamento della tassa. Nel piano finanziario è previsto un distinguo tra utenze domestiche e utenze non domestiche, riduzioni ed esenzioni e prevede una riduzione della tassa 2015 rispetto al 2014. Il consigliere Mimmo Gianturco ha presentato un emendamento che prevede lo spostamento del pagamento della TARI da settembre a giugno e la riscossione divisa in 6 rate. Il consigliere di Sovranità, mostrando delle foto di alcune vie di Lamezia, ha chiesto in maniera provocatoria all’amministrazione se la tassa sia equa rispetto al servizio che la Multiservizi offre alla città, riservando un intervento al vetriolo per i colleghi consiglieri che, a parer suo, hanno reso nullo il lavoro del suo movimento che avrebbe voluto “far respirare i cittadini, utilizzando il baratto amministrativo per pagare la tassa sui rifiuti”. E’ il consigliere Armando Chirumbolo a rispondere al consigliere Gianturco ricordando la situazione delle casse comunali che “ci obbligano a pagare la tassa”. Pasqualino Ruberto prendendo parola ha affermato “i buchi nel bilancio comunale non c’entrano con la tassa sui rifiuti, in quanto la TARI non fa altro che coprire un costo”.

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Il consigliere di Labor ha dichiarato con veemenza di non vedere nessuna inversione di rotta rispetto alla giunta precedente “mi aspettavo di più dal sindaco e dalla nuova giunta”. Il sindaco Paolo Mascaro è intervenuto sulla tassa ed ha chiarito “la legge dice che la TARI deve essere coperta al 100% – ed rivolgendosi al consigliere Gianturco – dobbiamo conoscere bene le carte e le norme, io sono per le esenzioni ma bisogna capire se togliamo a qualcuno il resto va riversato su altre fasce”. “Noi stiamo lavorando da 33 giorni senza sosta, non dobbiamo e non possiamo promettere cose impossibili, il vero nodo è cambiare la gestione dei rifiuti. Noi siamo quelli che stiamo tagliando le spese morte, io ho inviato la TARI perché se non si pagano i tributi cade il sistema, deve passare il concetto che bisogna contribuire al bene comune”.

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Un intervento da parte Mascaro che sembra aver trovato appoggio anche nella minoranza, tanto che i consiglieri Zaffina e Piccioni hanno dichiarato di apprezzare molto l’atteggiamento del neo sindaco, pur criticando invece le posizioni di alcuni consiglieri di minoranza. L’emendamento del consigliere Gianturco non passa, con 13 voti contrari. L’assise comunale alle ore 23:45 ha votato per il piano finanziario proposto dalla giunta Mascaro, che passa con 17 voti favorevoli, 2 contrari e 4 astenuti. I cittadini dovranno, dunque, pagare la tassa 2014, già scaduta, ma vedranno una piccola riduzione per la TARI 2015.