Addio ad Antonio Gigliotti, storico volto dell’informazione lametina

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Lamezia Terme – Lutto nel mondo del giornalismo lametino. Lo storico giornalista Antonio Gigliotti si è spento questa mattina. Gigliotti, 87 anni, fu uno dei primi cronisti lametini del 900, che oltre a raccontare Nicastro, prima, e Lamezia Terme dopo, ha raccontato il Mezzogiorno. Da giovane cronista ha collaborato con testate nazionali e regionali tra cui: Cronache meridionali; l’Unità di cui è stato anche corrispondente da tutto il Mezzogiorno oltre che inviato nei Paesi dell’Est; Paese Sera; “Il Giornale di Calabria”, diretto da Piero Ardenti con una redazione centrale molto guarnita (Paolo Guzzanti, Francesco Faranda, Tonino Di Rosa, Pantaleone Sergi, Santino Trimboli e Pietro Melia); “Il Giornale di Calabria” diretto da Giuseppe Soluri; il Quotidiano della Calabria (diretto da Pantaleone Sergi); Il Domani (diretto da Domenico Morace); ANSA. A cavallo degli anni ’70 e ’80, come corrispondente della cronaca di Paese Sera e dell’Unità, ha seguito i grandi fatti di cronaca nera. Aveva vissuto la stagione calda del terrorismo e dei sequestri di persona. È stato tra le altre cose anche insegnante. Lascia due figlie – Saveria e Sabrina, la prima ha seguito le sue orme e scrive per l’agenzia Ansa – e due adorati nipotini, Antonio e Pierluigi. I funerali si svolgeranno domani alle 17.00 nella chiesa del Rosario, in Piazza della Repubblica.
La morte di Antonio Gigliotti, uno dei volti storici dell’informazione lametina e non solo, ha suscitato il cordoglio in tutto il mondo del giornalismo ed in particolare in coloro i quali nei primi anni ’70 si sono avvicinati al mondo dell’informazione, individuandolo come punto di riferimento dal quale apprendere per esercitare al meglio il ruolo di corrispondente per alcune testate regionali. Dal suo lavoro emergeva la capacità di smontare miti e retorica, non lo faceva per il piacere di andare contro, ma per arrivare al nocciolo delle questioni. Faceva quello che dovrebbero fare gli operatori dell’informazione oggi. Anzi, lui era un operatore dell’informazione vero e proprio, come ce ne sono pochi. Aveva una capacità di analisi invidiabile e faceva un uso libero della sua intelligenza.

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Un uomo caparbio, forte, convinto delle sue idee politiche che lo hanno portato a svolgere un ruolo importante nel mondo politico nicastrese, ricoprendo il ruolo di consigliere comunale. Tra le altre cose, prese parte attiva, anche come dirigente del Pci alle lotte bracciantili ed operaie del 1949/1950; Mario Alicata, allora segretario regionale, nonché membro della Direzione Nazionale del Pci, di concerto con Gigino Silipo, ispettore regionale del Pci, decisero di incaricarlo del lavoro della Segreteria Regionale.
Ai suoi familiari, a Saveria e Sabrina, le condoglianze di Lameziaoggi e del suo direttore.