Lamezia: Vento, non sono un extracomunitario

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Lamezia Terme – Maurizio Vento, segretario provinciale di Forza Italia, non ci sta ad essere indicato come un politico non lametino estraneo dal contesto di Lamezia ed attacca duramente colui in quale ha accusato il sindaco di non vere rispettato “la lametinita’ e l’ indipendenza , tanto decantati in campagna elettorale, con la nomina di Maurizio Vento alla presidenza dell’Ente Fiera”. Vento non ci sta e così risponde a Pasqualino Ruberto che questa in una nota, aveva appunto sottolineato il fatto che “Vento non è un cittadino della nostra Lamezia Terme”.

Ecco la risposta di Vento
“Periodicamente qualche politico Lametino, colpito evidentemente da un forte senso di “considerazione” nei confronti della mia personalità politica, occupa piccole parti del suo prezioso tempo e se impossibilitato e/o politicamente “indisposto” quello di sodali collaboratori per tentare di coinvolgermi nell’ambito di discussioni che appartengono al pettegolezzo ed alle illazioni politiche, che purtroppo il sottoscritto geneticamente rifiuta.
Alcune volte (poche per la verità) ciò avviene per mezzo della carta stampata altre (molto spesso) tramite la “giungla” dei social network , quasi sempre però partendo da informazioni ed assunti scarsamente fondati.
Premesso che è mia abitudine, ed i fatti lo dimostrano, conquistare o perdere ruoli sul campo di battaglia; che comunque seppure “sponsorizzato” e mia attitudine creare le condizioni perché ciò avvenga ed in ogni caso non sono io l’unico; che è mia consuetudine primaria il lasciarmi giudicare rispetto alla mia storia ed alle mie capacità umane, professionali e politiche; che è nelle logiche della politica e delle pubbliche amministrazioni “indicare” ma mai nominare, quello spetta a chi il ruolo è demandato dal popolo (in altri tempi è toccato ad altri nominare ed essere indicati e nominati); che il mio Partito (che mi onoro di rappresentare quale massima espressione Provinciale), è risultato, anche con il mio pubblico contributo, essere il primo partito a Lamezia guadagnando la possibilità di concorrere nella costruzione di una diversa classe dirigente;
Tutto ciò premesso, seppure a malincuore e poco predisposto, ritengo necessario rinfrescare le memorie di chi opportunisticamente cancella parte della storia e di chi invece ignaro millanta pur di vedere uno spiraglio di luce riflessa posizionandosi “controvento” senza saperne il motivo.
Le questioni che quasi sistematicamente si cercano inopinatamente di diffondere sono due. La prima riguarderebbe il mio essere politicamente di Lamezia ma contestualmente essere, come tanti altri consiglieri, assessori e/o politici di Lamezia, residente nel circondario. La seconda invece riguarderebbe la mia pseduo carenza di consenso elettorale.
Partendo subito dalla seconda e lasciando alla prima le considerazioni successive indirizzate a “suocera” perchè “nuora” intenda, vorrei innanzitutto ricordare, a chi la diffonde, che nella competizione elettorale del 2010 il nucleo storico di Forza Italia Lamezia Terme guidato dalla Senatrice Ida d’Ippolito (foriero di numerose vincenti competizioni elettorali ivi comprese quella di Vescio alle regionali e di Ruberto alle provinciali), per ragioni che al momento non è il caso di discutere, si presentò alle elezioni regionali con tre candidati: Vento-Ruberto-Vescio (Magno proveniva da diversa estrazione politica) e che contestualmente si presentò alle elezioni comunali con Vescio (quale candidato Sindaco) e con Ruberto (quale principale ispiratore della coalizione con candidato sindaco Grandinetti) contrapposti al candidato ufficiale del Centrodestra Onorevole D’Ippolito. (I maligni dissero che lo fecero per farsi trascinare dalle liste anche nei consensi alle regionali). Il risultato di quelle regionali, certificato dal Ministero dell’interno, dimostrò che il sottoscritto alla prima esperienza in conto proprio (dopo avere lavorato nel Partito quasi sempre in conto Terzi con risultati eccellenti) senza liste o gruppi di liste comunali a sostegno, spendendo il minimo sindacale certificato dai c/c bancari, rinunciando a sostegni elettorali di gruppi organizzati, con il sostegno di amici, colleghi e liberi sostenitori, ottenne 3821 voti con circa 900 voti nella città di Lamezia; per la cronaca Ruberto raggiunse complessivamente 3120 voti mentre Vescio ottenne in totale 2503.
Per quello che riguarda invece le allusioni e le cattive informazioni riferibili al contesto specifico di Martirano, dove votano in media circa 600 elettori, storicamente amministrato (nella seconda repubblica) dalla sinistra insieme all’UDC (con le sue evoluzioni), e nel quale in qualsiasi competizione, con il sottoscritto candidato, Forza Italia è stata il primo partito. I dati del Ministero dell’Interno certificano che con le mie candidature Forza Italia ha ottenuto le seguenti percentuali: elezioni Provinciali 1999 55% – elezioni regionali 2010 32% – elezioni politiche 2013 29% . Mentre rispetto alla competizione comunale del 2011 che mi ha visto sconfitto dall’amministrazione uscente è bene ricordare che la lista vincente ha ottenuto il 40%, la mia lista il 32%, la lista Labor capeggiata da un giovane avvocato ( figlio di mia cugina) BiConsulente di Calabria Etica il 9%.
Infine rispetto alla seconda questione, tralasciando le considerazioni generali in parte già esternate, si ritiene appena il caso di ricordare che il Maurizio Vento ritenuto oggi “extracomunitario” e lo stesso Maurizio Vento che da comunitario più volte ritenuto e definito addirittura indigeno “naturalizzato” , ha:
-svolto fin dalla prima ora il dirigente di partito nella città di Lamezia, guidando sia Forza Italia che il PDL spesso in prima persona, anche con il ruolo di commissario;
-conosce come pochi altri la storia politica di Lamezia nell’ultimo ventennio ed oltre a prova di smentita;
-ha contribuito a decidere candidature al comune di Lamezia e nelle circoscrizioni provinciali che ricadevano in questo territorio;
-ha contribuito a nominare gli assessori nella giunta comunale nel breve periodo di amministrazione pre-scioglimento, ivi compreso quello alle attività produttive nel difficile periodo in cui ebbe inizio la vicenda Icom;
-ha contribuito a nominare il commissario cittadino di Forza Italia Lamezia il giorno antecedente la pubblicazione del decreto di scioglimento;
-da dirigente provinciale e regionale del partito, ha contribuito ad indicare gli assessori provinciali compresi quelli che dovevano rappresentare il lametino nel periodo della finanza derivata e dei primi parchi eolici;
-ha contribuito a spostare candidati da un collegio provinciale all’altro per maggiori garanzie elettorali;
E tanto, tanto altro ancora, cosi come è lo stesso Maurizio Vento che tra lavoro e partito stava e sta 18 ore al giorno in città, spesso ospite di amici ai quali è stato e sarà sempre grato nel rispetto reciproco della loro e della propria integrità”.