Lamezia: retrocessione Vigor, un tuono sulla città

vigor-lamezia-3008
Lamezia Terme – Si è abbattuta come un tuono sulla città la notizia della retrocessione della Vigor Lamezia in serie D. La speranza che potesse rimanere in Lega Pro, sulla base della prima sentenza, è stata tradita dalla sentenza di secondo grado della giustizia sportiva che ha colpito pesantemente la Vigor Lamezia, che dovrà retrocedere in un campionato inferiore alla Lega Pro. La Corte Federale d’Appello ha cosi stravoltola società, dopo essere stata coinvolta nell’operazione Dirty soccer. Insieme alla Vigor è stata retrocessa anche la Torres che è stata anche multata con mila euro, mentre alla Vigor è stata inflitta una sanzione di 30 mila euro.

curva-sud
Ecco il testo della sentenza della Corte Federale:
La C.F.A., in parziale accoglimento del ricorso come sopra proposto dal Procuratore Federale dispone
-nei confronti della società Vigor Lamezia S.r.l. a titolo di responsabilità diretta e oggettiva per le violazioni ascritte al proprio presidente munito di poteri di legale rappresentanza ARPAIA e del proprio direttore sportivo MAGLIA dispone la retrocessione all’ultimo posto in classifica del campionato per la Stagione Sportiva 2014/2015 con l’assegnazione al campionato di competenza per la Stagione Sportiva 2015/2016 e l’ammenda di € 30.000 (trentamila/00).
-nei confronti di Claudio ARPAIA la sanzione della inibizione per anni 5 e mesi 6 e l’ammenda per € 80.000 (ottantamila/00), ai sensi dell’ art. 7, commi 1, 2 e 7, C.G.S.;
-nei confronti di Fabrizio  MAGLIA la sanzione dell’inibizione di anni 4 e mesi 6 e ammenda di € 80.000,00 (ottantamila/00), ai sensi dell’art. 7, commi 1, 2, e 7 C.G.S..

Il Teramo deve rinunciare alla Serie B e, nella prossima stagione, è costretto a giocare ancora in Lega Pro, partendo da -6. Lo ha stabilito la Corte federale d’appello, che ha ridotto la sanzione del Tribunale federale nazionale, che aveva condannato alla retrocessione in D gli abruzzesi, per avere ‘combinato’ la sfida contro il Savona. La Corte ha parzialmente accolto il ricorso del Catania, riducendo a -9 i punti di penalizzazione da scontare nella stagione calcistica entrante in Lega Pro.
Il presidente del Teramo si dice distrutto. “Si è capito tutto, se proscioglievano me il Teramo era in B. Io sono una delle persone più serie d’Italia, forse il calcio non merita persone serie”, è il commento del presidente del Teramo Luciano Campitelli. “Il Catania si è comprato 6 partite ed è a meno 9 – continua Campitelli – non si può distruggere così una persona”. E alla domanda su cosa farà adesso con il Teramo risponde: “Non lo so cosa farò. Rimettere solo soldi per poi essere trattato così… Io sono stato trattato come uno dei peggiori presidenti del calcio italiano. Sto andando in crisi. Sono distrutto, non ho mai imbrogliato nessuno. Si è capito che l’Ascoli doveva salire”.

Mentre il Calcio Catania nel “prendere atto del parziale accoglimento del ricorso inoltrato alla Corte federale d’appello, annuncia che ricorrerà ulteriormente”. “L’ampia collaborazione dell’ex presidente Antonino Pulvirenti – si legge, in una nota sul sito dei rossoazzurri – riconosciuta dalla Procura federale in entrambi i gradi di giudizio, e la certezza che nessun risultato delle partite contestato è stato alterato, inducono la società a ritenere eccessiva la sanzione così determinata”.

Alla luce delle decisioni, il consiglio federale di lunedi’ dovrà promulgare i ripescaggi: Entella e Ascoli al posto di Catania e Teramo in Serie B, Pro Patria e Messina in Lega Pro al posto di Torres e Vigor. Intanto, in attesa del terzo grado, Collegio di Garanzia del Coni, i campionati possono essere completati e tutte quelle lettere nei calendari di B e Lega Pro verranno completate dalle ripescate.