Lamezia: 27 anni veniva ucciso Antonio Raffaele Talarico

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di Stefania Cugnetto

Lamezia Terme – La memoria dell’uomo è spesso fragile, a volte tutto cade nell’oblio. Ma a far tornare alla mente episodi e fatti che riguardano la vita e il contesto di questa città, “martoriata” da fenomeni criminali che l’hanno classifica tra le entità urbane più pericolose della Calabria, spesso ci pensa il più famoso social network, Facebook. Si, perché dove non arriva il ricordo dell’uomo o delle istituzioni, arriva questo straordinario strumento di comunicazione, troppo spesso mal utilizzato dai naviganti del web, ma che a volte si rivela un’importante fonte di notizie. Oggi, infatti, un utente ci ha fatto tornare alla memoria un fatto criminale, il tragico omicidio di Antonio Raffaele Talarico. Esattamente 27 anni fa veniva assassinato, all’età di 50 anni, la guardia giurata Antonio Raffaele Talarico. Era, infatti, il 2 settembre 1988, quando , mentre era a bordo di una motocicletta, il Talarico venne investito da alcuni colpi di fucile. Il 50enne, nato a Sambiase, si stava dirigendo presso un cantiere edile, muore sul colpo. Talarico era padre di 4 figli, viene riconosciuto come vittima innocente della criminalità organizzata. Dietro al suo omicidio gli inquirenti rintracciarono l’ombra di una ‘ndrina locale che controllava il territorio di Sambiase. Un caso che non trovò immediata soluzione e che inizialmente portò all’archiviazione per mancanza di prove. Ci vollero ben 12 anni per condannare l’imputato, Pasqualino D’Elia, diventato collaboratore di giustizia e reo confesso dell’omicidio. D’Elia verrà condannato a 30 anni di reclusione l’11 maggio del 2011 dalla corte di Assise di Catanzaro. L’omicidio Talarico finisce nelle pagine di cronaca di quegli anni ma viene presto dimenticato, oggi la nostra testata vuole ricordare il 27esimo anniversario della morte di un innocente, di un padre e di un lavoratore onesto, vittima di mafia della nostra città.