Lamezia Terme – “Come immaginavamo la riunione del CdA della Sacal, ai quali avevamo chiesto piu’ volte in questi mesi un’atto di coerenza nel rispetto dei cittadini e della magistratura e cioe’ le dimissioni ed il rinnovo dello stesso in un’ottica di totale discontinuita’ col passato, e’ finita con la farsa della dichiarazione di fiducia al Presidente , peraltro non si sa chiesta da chi e per cosa” . Lo dichiara Sebastiano Barbanti, deputato di “Alternativa Libera “. “La riunione indetta dopo la richiesta di dimissioni dell’intero organo da parte dei consiglieri Gaetano Pignanelli (rappresentante della Regione), Vincenzo Bruno (Provincia di Catanzaro) e Francesco Grandinetti (soci privati), – osserva – ha visto l’assenza proprio di queste tre persone in dissenso con la presidenza che – a loro avviso – non ha redatto l’ordine del giorno secondo le loro richieste. Siamo altresi’ d’accordo con i tre consiglieri “dissidenti” in merito alle conclusioni della nota che hanno inviato alla presidenza del CdA alla fine del consiglio. E’ utile, pero’, che vengano rassegnate da tutti le dimissioni dal CdA, al fine, gli indagati, di essere liberi di dimostrare serenamente la loro innocenza, la magistratura di svolgere il proprio ruolo, e la Sacal di poter avviare i programmi prossimi nell’interesse della Calabria scevra da pregiudizi e speculazioni di qualsiasi genere. Pertanto, per le ragioni sopra esposte, chiediamo l’immediata convocazione dell’assemblea per la determinazione consequenziale alle nostre richieste” ; ma ribadiamo che per eliminare pregiudizi e speculazioni il consiglio deve essere formato da persone non riconducibili a persone e/o avvenimenti richiamati in tali indagini della magistratura”.