Lamezia: vicenda Sacal arriva in parlamento

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Roma – La vicenda Sacal arriva in parlamento. Infatti sei esponenti del Pd calabrese hanno inviato un’interrogazione parlamentare, chiedendo l’intervento del Ministro dell’Interno, del Ministro delle Infrastrutture e Trasporti e del Ministro dello Sviluppo Economico, con l’obiettivo di azzerare il condiglio di amministrazione della società che gestisce lo scalo lametino. I firmatari, Magorno, Covello, Battaglia, Aiello, Censore e Oliverio, infatti, nella interrogazione parlamentare fanno riferimento all’inchiesta della Procura della Repubblica di Lamezia Terme che ha aperto un’indagine sull’operato della Sacal. I firmatari pongono all’attenzione dei destinatari dell’interrogazione che “nel registro degli indagati vengono iscritti undici persone tra cui il direttore generale , il presidente, alcuni componenti dell’attuale CdA, dipendenti e dirigenti della Sacal”. Persone, che a giudizio dei parlamentari, “sarebbero – secondo le indagini – responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere, abuso d’ufficio, turbativa d’asta e turbata libertà di scelta del contraente”. Inoltre, nella loro interrogazione, pongono all’attenzione dei vari ministeri competenti, che “la Procura della Repubblica di Lamezia Terme contesta agli indagati di aver “posto in essere una serie di condotte illecite e violazioni di legge, con particolare riferimento alla normativa in materia di appalti pubblici”. Elementi, che secondo gli interroganti, dovrebbero portare all’azzeramento del consiglio di amministrazione della Sacal, ed a tal proposito, Magorno, Covello, Battaglia, Aiello, Censore e Oliverio, ricordano che ” il rappresentante della Regione, l’avvocato Gaetano Pignanelli, e il rappresentante della Provincia, il Presidente Enzo Bruno, nonché vari rappresentanti di associazioni, parlamentari, consiglieri regionali, provinciali e comunali, hanno  richiesto più volte le dimissioni del CdA della Sacal, al fine di porre fine a speculazioni e strumentalizzazioni,altamente penalizzanti non solo per la Società aeroportuale ma, anche e soprattutto, per la Calabria”. Nell’interrogazione, inoltre, gli esponenti regionali del Pd, fanno rilevare che “lo scorso 18 agosto, durante una riunione del Consiglio di Amministrazione della Sacal, pur confermando la piena fiducia nei confronti del Presidente, tutti i consiglieri presenti hanno manifestato la volontà di rimettere il proprio mandato agli organi designanti”. Ma a tutt’oggi, segnalano gli interroganti, “il CdA della Sacal non risulta essersi dimesso”. Quindi a parere degli interroganti, “le dimissioni del Consiglio di Amministrazione della Sacal  rappresenterebbero un atto di responsabilità necessario sia per il prosieguo delle attività che per il rilancio dell’importante infrastruttura aeroportuale, che è stata inserita tra i 38 aeroporti di interesse nazionale oltre a essere stata identificata come scalo strategico per il bacino della Calabria”. Quindi domandano “se il Governo sia a conoscenza di quanto sopra esposto”, e, “come i Ministri interrogati, nell’ambito delle proprie competenze, intendano intervenire, perchè il Consiglio d’Amministrazione della Sacal si dimetta al più presto, nell’esclusivo interesse della Calabria, degli stessi indagati e dell’intera Società di gestione dell’Aeroporto di Lamezia Terme”.