Lamezia Terme – “Non si può restare inermi di fronte ad alcuni accadimenti che portano l’uomo a distruggere se stesso, dove un lavoratori e padre di famiglia, disorientato da mille eventi, si costringe a commettere atti estremi. Insomma la Calabria dei disoccupati, degli emarginati, degli ultimi, non può più sopravvivere e non possono bastare più gli appelli, le espressioni di solidarietà”. Lo afferma in una nota Salvatore De Biase, Capo Gruppo Calabria al Centro, in merito alle condizioni di salute in cui versa un dipendente della Fondazione Terina, Pasqualino Magnone, che colpito da malore ha dovuto fare ricorso alle cure mediche urgenti. L’uomo è stato ritrovato privo di sensi dai suoi famigliari nella sua abitazione di San Mago d’Aquino .
“La politica – commenta De Biase – di qualsiasi colore non deve sentirsi abilitata a dimenticare, gli ultimi, a dividersi di fronte al dramma della disoccupazione, o non saper ascoltare il tragedia di lavoratori senza stipendio, che si vedono impossibilitati a pagare tasse, a portare i propri figli a scuola, a fare la spesa, o magari non poter raggiungere neanche quella sede di lavoro, la dove perfino gli si nega paradossalmente, lo stipendio da mesi”. Per De Biase “Pasqualino Magnone è il lavoratore a cui è stato rubato una parte del futuro, è colui che da mesi combatte per il proprio diritto, è colui che assieme a tanti altri si aspetta una risposta, dovuta ad egli ed ai suoi familiari e a quanto vivono lo steso dramma, che li ha portati, in un recente passato ad uno sciopero forte e determinato, nella struttura della Fondazione Terina”. De Biase “quale Capo Gruppo e soprattutto da uomo e padre di famiglia, conoscendo da sempre, Magnone, non posso che esprimere solidarietà, rivolgendo una preghiera affinché l’opera divina lo sorregga in questo difficile momento, e gli uomini facciano il loro dovere”.
Per quanto lo riguarda, De Baise annuncia che adopererà, “assieme ad altri consiglieri, a che si possa offrire il nostro sostegno istituzionale, a partire dalla proposta di un Ordine del giorno, da portare in consiglio comunale, che tenga conto e sostenga i diritti emersi dalle problematiche che vive Terina, da troppo tempo rimaste insolute”.