Vicenda Terina: consiglio comunale approva ordine del giorno

consiglio_161243-di Stefania Cugnetto
Lamezia Terme – Un consiglio comunale interamente dedicato ai lavoratori della Fondazione in house Terina, quello che si è riunito oggi pomeriggio nella sala Napolitano del comune di Lamezia, che si è concluso con la redazione e l’approvazione di un documento unico. La Fondazione Terina Mediterranea, che si trova nell’area industriale di Lamezia, dovrebbe occuparsi di ricerca nel settore dell’agroalimentare. La Fondazione dovrebbe, e il condizionale è di certo obbligo, visto che i lavoratori non solo lamentano la mancanza di stipendio da 5 mesi, ma ancor più grave, lamentano un mancato funzionamento della Fondazione. I lavoratori e i sindacati, presenti nella sala consiliare, hanno sottolineato le potenzialità del centro di ricerca, definendolo “un’eccellenza regionale” che però non viene utilizzato come tale. 41 lavoratori che non vengono pagati da 5 mesi e attrezzature eccellenti che non vengono utilizzate nelle loro reali possibilità, questa la situazione odierna della Fondazione in house. Quello che i lavoratori, ed insieme al loro il consiglio comunale, chiedono è l’immediata applicazione della legge regionale 24/2013. Questa legge, inapplicata da 30 mesi, porterebbe alla ricollocazione di alcuni lavoratori in altre Fondazioni, ma soprattutto, la “riattivazione” del centro di ricerca. Tutti i sindacati presenti, tra i quali, Gianluca Persico, Cisal, Luigi consiglio_195818Bonocore, Ugl, Franco Scarpino, Uil Tucs e Fortunato Lo Papa, Cisl, hanno ringraziato il consiglio comunale lametino e hanno chiesto “sostegno e vigilanza”. Scarpino ha affermato, “la Fondazione è nata con l’intento di dare alla regione Calabria un centro di ricerca nell’agroalimentare ma non è mai decollata, noi chiediamo non solo la tutela dei lavoratori ma anche che sia data la possibilità di far funzionare la Fondazione”; Lo Papa ha spiegato che “la Fondazione sta continuando a maturare debiti nei confronti dei lavoratori e dei fornitori, i tempi stringono, è necessario trovare una soluzione”. Presente anche il commissario, Carmelo Salvino, che ha espresso la posizione della regione, “noi non possiamo applicare la legge, spostando i dipendenti da un’azienda all’altra, rischiando che il problema permanga”. Salvino ha assicurato che non vi è “nessuna intenzione di liquidare né i lavoratori né la Fondazione”. Per il commissario, nominato dal governatore Oliverio 9 mesi fa, “non servono soluzioni pasticciate” e la sua funzione non è quella di “commissario liquidatore ma tutto il contrario, noi vogliamo che la Fondazione funzioni”. Parola anche al consigliere regionale, rp_scalzo-antonio-600x400-300x200.jpgTonino Scalzo, che ha ribadito, “i lavoratori non rischiano nessun posto di lavoro” – ed ha aggiunto – “bisogna avere consapevolezza dell’enorme risorsa che è Fondazione Terina, dandogli la possibilità di svilupparsi, noi vogliamo e dobbiamo trovare una soluzione”. Secondo Scalzo, la soluzione passa attraverso “il rilancio della Fondazione come centro scientifico e tecnico, l’apertura del centro Inail e l’istituzione di un tavolo tecnico che apra anche al territorio di Gioia Tauro”. Parole, quelle di Salvino e Scalzo, che sono apparse vuote ad un lavoratore della Fondazione che ha dichiarato, “sono belle parole ma la vera domanda è: quando verremo pagati?”. Una domanda che purtroppo rimane senza una risposta certa per i lavoratori e le loro famiglie.
L’intero consiglio comunale si è detto vicino e solidale ai ruberto-pasqualino-11lavoratori , il consigliere Pasqualino Ruberto ha parlato di “difesa della dignità dei lavoratori” ed ha sottolineato la necessità di un “percorso nuovo tutto interno alla Fondazione” e “rivedere i vuoti normative della legge regionale 24”. Anche per il consigliere Pd, Pino Zaffina, “la legge regionale non ha la soluzione, l’unica soluzione sarà trovare una collocazione giuridica giusta e dignitosa ai lavoratori”. Mentre, Il consigliere di minoranza, Mimmo Gianturco, primo firmatario dell’ordine del giorno sulla vertenza Terina, ha chiesto all’assise comunale di stilare un documento che impegni il governo regionale ad applicare la legge 24 del 2013.
nicotera-udc-06-10Il consigliere Udc, Giancarlo Nicotera ha definito la Fondazione un “ente non inutile ma inutilizzato”, ed ha richiesto l’istituzione di un tavolo tecnico a cui dovrebbe sedersi anche un delegazione comunale. Ha chiuso la serie di interventi, il sindaco Paolo Mascaro, dichiarando “la positività del dibattito che ha visto oggi maggioranza e minoranza unite” e la “sinergia tra l’amministrazione comunale e regionale”, ha dichiarato, “con la Fondazione Mediterranea Terina siamo di fronte ad un fallimento di un modo di fare politica, poiché è un ente che chiude sempre in passivo e non riesce a produrre”. E sui i lavoratori, il sindaco ha affermato, “la dignità del lavoratore va rispettata non solo attraverso il lavoro ma anche con il giusto rispetto delle date di consiglio-mascaro1024-09-10pagamento”, ed ha chiuso, “noi saremo sentinella e parteciperemo alla costruzione di qualcosa di positivo per l’ente”.
Il consiglio comunale ha , quindi, redatto e firmato all’unanimità un ordine del giorno, diviso in 4 punti, all’interno dei quali si chiede alla Regione l’applicazione e la concretizzazione della legge regionale 24/2013; la rinfunzionalizzazione delle strutture immobiliari inutilizzate; l’istituzione di una commissione consiliare permanente e l’istituzione di un tavolo tecnico.
L’ORDINE DEL GIORNO APPRAVTO DAL CONSIGLIO:
1.Richiesta applicazione e concretizzazione dell’art. 13della Legge regionale16 maggio 2013, n. 24(Riordino enti, aziende regionali, fondazioni, agenzie regionali, società e consorzi);
2.Strutture immobiliari Terina (Teatro “Otto ciclisti” (860 posti) – Sale convegni (2 da 200 cadauno, 5 da 50 posti) – Albergo (due piani) – Centro Protesi Inail – ex Ispesl – Centro antifrode –Fincalabra S.p.A.(CalabriaInnova) – Ex Infocontact (oggi Call center – Abramo) – Enea – Crati – Archivi regione – Padiglioni Laboratori scientifici). Oggi sono nella disponibilità della Fondazione Mediterranea Terina diversi immobili che hannoun notevolissimo valore economico; si ritieneutile chealla Fondazione Mediterranea Terinarimangano strettamente gli immobili necessari alla sua “mission” e cioè il Padiglione cd. F3 ed il secondo piano del Padiglione cd. F3. E’ fondamentale, nondimeno, che le altre strutture immobiliari (da inserire anche come contropartita per il trasferimento dei lavoratori) vengano rifunzionalizzate e rese remunerative, sia in riferimento al Polo convegnistico unico in Calabria, sia alla centralità della zona;
3.Istituzione Commissione Consiliare (ove non sono previsti gettoni di presenza per chi vi partecipa) che si occupi in maniera permanente dello sviluppo agroalimentaree delle ricadute sul territorio e sulle imprese, aziende ed operatori del settore da parte della Fondazione Mediterranea Terina;
4.Istituzione di un tavolo tecnico, a cui parteciperà anche una rappresentanza dei consiglieri comunali di Lamezia Terme, che si occupi dell’applicazione dell’art. 13 della Legge Regionale n. 24/2013 in relazione al trasferimento dei lavoratori presso altri Enti, Aziende e società calabresi.