Lamezia: Vescio(Fdi), “rispetto animali come segno civiltà”

scena-foto-caniLamezia Terme – In merito ai casi di maltrattamenti e uccisione volontaria di animali che ormai da tempo si ripetono a Lamezia Terme,non ultimo quello che questa mattina è avvenuto a Sant’Eufemia, interviene Teresa Vescio una delle responsabili del dipartimento ambiente e agricoltura di Fdi, secondo la quale “non si può più rimanere indifferenti di fronte all’uccisione che determinati soggetti attualmente ignoti compiono, nei confronti di animali randagi e non presenti nel comune di Lamezia Terme”. Secondo la responsabile dipartimento ambiente e agricoltura Fdi “tali atti, oltre a costituire reato disciplinato dagli art 544-bis e ss del c.p. rappresentano una grave forma di inciviltà oltre che di pericolo”. La Vescio poi riferisce che attraverso “diverse segnalazioni pervenute da parte dei cittadini, si apprende, che spesso vengono depositate nei parchi, polpette avvelenate o riempite di pezzi di vetro e questo,oltre che per gli animali stessi,rappresentano un pericolo anche per i bambini che giornalmente si recano a giocare negli stessi”. A giudizio della Vescio “bisogna far in modo di porre fine a tali atti indegni e riprovevoli”,e invita “i cittadini a segnalare alle autorità competenti ogni condotta da parte di taluno,che possa integrare una delle fattispecie di reato previste dal Titolo IX bis del codice penale,ricordando che la giurisprudenza ha chiarito che per integrare il reato non occorrono lesioni necessariamente fisiche,ma è sufficiente la sofferenza degli animali, poiché la norma mira a tutelarli quali esseri viventi in grado di percepire dolore,anche nel caso di lesioni di tipo ambientale e comportamentale”. La Vescio infine ricorda “inoltre che per ravvisarsi maltrattamento è sufficiente anche una condotta omissiva (lasciar soffrire un animale anche per mancanza di cure). Si spera – conclude – inoltre un intervento anche da parte degli organi preposti”.