Lamezia: Muraca(Lu), zero euro dal Governo per beni culturali

muraca-luigi-14Lamezia Terme – Lamezia è una città penalizzata anche dal governo centrale. E’ un dato che si coglie da una analisi politica che Luigi Muraca Capogruppo Lamezia Unita in seno al consiglio comunale di Lamezia Terme si è apprestato ad effettuare commentando “gli interventi previsti nel piano triennale dal Ministero dei Beni Culturali ed al quale sono stati destinati oltre 300 milioni di Euro di cui solo 3,6 milioni di Euro sono finiti in Calabria, a conferma – commenta Muraca- che la nostra regione, in questo, come in altri ambiti, è oltraggiata dal Governo Nazionale”. In sostanza, spiega Muraca nella sua analisi, “il Ministero dei Beni Culturali, per recuperare un po’ della storia calabrese, destina alla nostra regione circa l’1,2% dell’intera somma stanziata a livello nazionale”.
Una percentuale, che secondo il capo gruppo di Lamezia Unita, è “raggelante ed impietosa, che non lascia spazio ad equivoci e che conferma il ruolo marginale che questo Governo ha assegnato alla Calabria”. Per Muraca “addirittura divertente il dato che riguarda Lamezia Terme, qui il calcolo è più facile in quanto alla nostra città sono stati destinati 0 Euro”. Quindi “in questo piano triennale”, fa rilevare Muraca, “a Lamezia Terme restano zero Euro per Terina o per l’Abbazia Benedettina, zero Euro per i musei, zero per il Castello Normanno, zero Euro per le Chiese, mentre invece, nel suddetto piano triennale del Ministero, per Istituti religiosi o piccoli siti archeologici e museali di paesini piuttosto periferici (senza che ciò possa suonare come un’offesa ) dell’entroterra calabrese sono stati previsti interventi di centinaia di migliaia di Euro”.
Ed allora, per Muraca, “si ripropone il tema di una Lamezia che conta poco fuori dalle mura amiche, Cenerentola in una regione già a sua volta trascurata dal Governo. Si tratta – commenta ancora – della sconfitta della politica vera, quella che si nutredi un sano rapporto tra le varie istituzioni a beneficio del territorio, e della prevalenza di una politica che si disinteressa della nostra area, alla quale non viene riconosciuto alcun ruolo, né a livello nazionale, né a livello regionale”.