Fieragricola: valorizzazione dell’aglio rosa, Slow Food avvia progetto

fieragricola-aglioLamezia Terme – “La Condotta Slow Food di Lamezia e un gruppo di produttori agricoli lametini hanno avviato un progetto per il recupero e la valorizzazione della produzione di aglio rosa di Nicastro. Un prodotto che appartiene alla cultura, alla storia e alle tradizioni del territorio lametino”. E’ quanto ha affermato Antonello Rispoli di Slow Food Condotta di Lamezia Terme, nel corso di un incontro avvenuto alla presenza del presidente dell’Ente Fiera Lamezia Maurizio Vento, del componente del cda dell’Ente Fiera Giovanni Pulice e dell’imprenditrice Innocenza Giannuzzi.  “La 45esima Fieragricola – ha sottolineato Maurizio Vento – ha inteso riversare, in collaborazione con Slow Food, particolare attenzione a questa eccellenza del lametino con una finalità precisa: riaffermare le nostre tradizioni e fare in modo che diventino linfa vitale e fonte di prosperità per il nostro territorio”. E’ stato più volte evidenziato come in passato fosse molto attesa dai produttori di aglio e dai consumatori la fiera di San Pietro, tanto da indurre Ferdinando Secondo Re delle Due Sicilie, con Decreto n. 3204 del 1826, a prolungare la stessa fino a cinque giorni. L’imprenditrice Innocenza Giannuzzi ha sottolineato come “l’aglio Rosa di Nicastro si contraddistingue per determinate caratteristiche organolettiche, quali le dimensioni medie, il colore rosa del suo interno, l’intenso profumo, il sapore poco amaro che perdura invariato dodici mesi”.
La produzione dell’aglio rosa di Nicastro inizia con la cura dei semenzai che, concimati con elevate concime organico, in autunno entreranno in produzione. Gli spicchi prodotti nell’annata precedente vengono piantati nel terreno dove dimorano fino al mese di maggio; in seguito le piante vengono estirpate e lasciate a dimorare per un mese in una area di penombra.
Attualmente i produttori, rimasti una decina, commercializzano, nei cinque giorni della Fiera di San Pietro e Paolo, l’aglio Rosa di Nicastro davanti l’area di Piazza D’armi a Lamezia Terme, oggi denominata Piazza Mazzini.