Lamezia Terme – La Corte d’Appello di Catanzaro ha assolto Alfonso Esposito, ispettore capo presso la squadra mobile di Catanzaro, dal reato di rivelazioni di segreto d’ufficio. I fatti risalgono al 2008 allorquando all’ispettore gli fu contestato di avere rivelato l’esistenza di una denuncia anonima ad un suo interlocutore con cui parlava al telefono. Per tale ragione fu rinviato a giudizio dalla procura di Lamezia e il tribunale collegiale pur assolvendolo da altri episodi di rivelazione di segreti di ufficio, lo condannò a quattro mesi di reclusione ed ad un anno di interdizione dai pubblici uffici perché riconosciuto colpevole di un episodio di rivelazione di segreto di ufficio. In corte d’Appello il procuratore generale aveva chiesto la conferma della condanna, mentre la corte lo ha assolto perchè il fatto non sussiste, accogliendo così la tesi difensiva dall’avvocato Francesco Gambardella.
Lamezia Terme – La Corte d’Appello di Catanzaro ha assolto Alfonso Esposito, ispettore capo presso la squadra mobile di Catanzaro, dal reato di rivelazioni di segreto d’ufficio. I fatti risalgono al 2008 allorquando all’ispettore gli fu contestato di avere rivelato l’esistenza di una denuncia anonima ad un suo interlocutore con cui parlava al telefono. Per tale ragione fu rinviato a giudizio dalla procura di Lamezia e il tribunale collegiale pur assolvendolo da altri episodi di rivelazione di segreti di ufficio, lo condannò a quattro mesi di reclusione ed ad un anno di interdizione dai pubblici uffici perché riconosciuto colpevole di un episodio di rivelazione di segreto di ufficio. In corte d’Appello il procuratore generale aveva chiesto la conferma della condanna, mentre la corte lo ha assolto perchè il fatto non sussiste, accogliendo così la tesi difensiva dall’avvocato Francesco Gambardella.
