Lamezia Terme – Il coordinamento di Fratelli d’Italia di Lamezia chiede “un controllo della Arpacal nella zona adiacente alla Daneco Impianti S.R.L. sita”, nella zona industriale dell’area ex Sir, “nello specifico nel piazzale concesso dal Comune per il deposito seppur temporaneo di cassoni contenenti rifiuti”. “Si chiede – si legge in un nota – un intervento doveroso, immediato e risolutivo del problema che come da foto persiste ormai da diverso tempo, eccetto il caso in cui i cassoni comunali producano percolato ecologico”. Il coordinamento di Fratelli d’Italia di Lamezia, chiede inoltre di “imporre alla Daneco di attrezzare l’area con idoneo recupero delle acque piovane così da impedire al percolato di riversarsi nel sottosuolo e di conseguenza in mare, così come previsto dal Testo Unico Ambientale e alla luce del fatto che in tempi remoti in seguito al monitoraggio e al controllo finalizzato al contrasto dei reati in materia ambientale, è stato imposto ad autolavaggi, distributori di carburanti, aziende di autotrasporti, officine meccaniche, di attrezzarsi per la raccolta delle acque reflue”.
Lamezia Terme – Il coordinamento di Fratelli d’Italia di Lamezia chiede “un controllo della Arpacal nella zona adiacente alla Daneco Impianti S.R.L. sita”, nella zona industriale dell’area ex Sir, “nello specifico nel piazzale concesso dal Comune per il deposito seppur temporaneo di cassoni contenenti rifiuti”. “Si chiede – si legge in un nota – un intervento doveroso, immediato e risolutivo del problema che come da foto persiste ormai da diverso tempo, eccetto il caso in cui i cassoni comunali producano percolato ecologico”. Il coordinamento di Fratelli d’Italia di Lamezia, chiede inoltre di “imporre alla Daneco di attrezzare l’area con idoneo recupero delle acque piovane così da impedire al percolato di riversarsi nel sottosuolo e di conseguenza in mare, così come previsto dal Testo Unico Ambientale e alla luce del fatto che in tempi remoti in seguito al monitoraggio e al controllo finalizzato al contrasto dei reati in materia ambientale, è stato imposto ad autolavaggi, distributori di carburanti, aziende di autotrasporti, officine meccaniche, di attrezzarsi per la raccolta delle acque reflue”.
