Lamezia: acqua non pagata e speranza svanita

consiglio-comunale-2014Lamezia Terme – Che fine hanno fatto i soldi che il Comune di Lamezia Terme, quando era gestito dalla giunta Speranza, doveva dare alla Regione Calabria per il servizio idrico fornito dalla Sorical? Un quesito al quale dovranno dare una risposta i magistrati, dal momento che oggi,  durante la seduta del consiglio comunale,  è stata ufficializzata la notizia che avevamo anticipato nei giorni scorsi su LameziaOggi, ed esattamente il 9 aprile scorso, e cioè che a proposito del debito nascosto, il Comune ha presentato una denuncia alla Procura della Repubblica. Una notizia che è stata ufficializzata dal sindaco Paolo Mascaro, nel corso della discussione dell’interrogazione presentata dal consigliere Pasqualino Ruberto, in merito al pagamento del servizio idrico. Il 2006 la Regione Calabria chiede al Comune di Lamezia 17,5 milioni di euro per il servizio idrico ante gestione Sorical, precisamente per gli anni 1981/2004. il Comune, guidano da Gianni Speranza, prende atto del debito e sottoscrive una rateizzazione decennale con la Regione. Vengono pagate le prime due rate di poco più di 1,7 milioni di euro nel 2006 e 2007.
Dal 2008 qualcosa si inceppa nel meccanismo ed inizia il balletto di date e notizie sul destino dei 14,2 milioni di euro del debito residuo, con la sola certezza che nessuna rata viene più pagata e che il debito è ancora in capo al Comune di Lamezia Terme.
Dalla ricostruzione fatta oggi dal Sindaco Mascaro si evince quanto segue:
che dal 2008 in poi il debito non è stato più pagato;
che sembra essere stato inserito nei residui passivi nei bilanci dal 2008 al 2012, che nel 2012 ci sarebbe stato un primo stralcio di residui per un importo di circa 5 milioni;
che nel 2013 in fase di accertamenti dei residui, prima del piano di rientro e della opposizione al dissesto, ci sarebbero stati circa 9 milioni di residui cancellati e 5 milioni di residui utilizzati per pagare debiti di altra natura che non erano stati prima portati a residuo;
che la Regione ha, con più lettere, chiesto il pagamento al Comune nel 2009, 2011, 2012, 2013 e 2014;
che su ultima richiesta soltanto esiste traccia di risposta del dirigente Cesare Pelaia del tenore “non ne sappiamo nulla e fateci sapere di cosa si tratta”;
che nel settembre del 2015 la Regione ha mandato PEC per richiedere il pagamento ma gli uffici non avrebbero avvisato il Sindaco Mascaro, che ha saputo del debito solo nel gennaio 2016, quando però non era più possibile rivedere il piano di rientro ed utilizzare il salva crediti;
che è stato informato il ministero competente del debito sopraggiunto ai fini della istruttoria del piano di riequilibrio;
che il 17 marzo il Sindaco ha presentato un esposto in Procura per denunciare lo stato delle cose e la cronostoria della gestione del debito.
Alla luce di quanto esposto dal Sindaco Mascaro, sarebbero stati forniti dati scorretti alle Sezioni riunite della Corte dei conti, che ha annullato la procedura di dissesto. Alla luce di quanto scoperto, adesso bisogna rivedere la rimodulazione del piano di riequilibrio della giunta Mascaro.

Ma la giunta Speranza ha commesso qualche reato?