Lamezia: migranti, sindacati annunciano nuove proteste

immigarti-valentinoLamezia Terme – E’ finita di nuovo nel mirino “Malgrado Tutto”, la cooperativa lametina che gestisce un centro di accoglienza per immigrati. A rimetterla al centro della cronaca proprio un “ospite”, che questa mattina ha conquistato la scena durante la conferenza stampa che Cgil, Circolo “Argada” di Rifondazione Comunista, Usb, Altra Lamezia, Casarossa 40 e Arci Lamezia, hanno tenuto insieme agli immigrati che protestavano davanti il commissariato di Lamezia Terme, a sostegno delle loro rivendicazioni. Il giovane migrante ha annunciato che “la protesta continuerà ad andare avanti fino a quando i nostri diritti iniziano ad essere rispettati e fino a quando la Malgrado Tutto inizia a trattarci da essere umani”. Ma è vero che la Malgrado Tutto non tratta i suoi ospiti come essere umani nonostante sono adoperati in diverse lavori? Difficile dare una riposta. Ma al di la del comportamento della Malgrado Tutto, per il segretario generale immigarti-valentino1della Cgil di Catanzaro, Giuseppe Valentino(nella foto), chi in questi giorni ha invocato  il rispetto dei diritti ha sostenuto che “i loro diritti non sono superiori a quelli dei migranti”. Sulla scena anche l’Usb che nel pomeriggio ha inviato una nota sostenendo che i migranti hanno deciso in autonomia di lasciare Via Prurigini e che nasce “dagli impegni assunti ieri in Prefettura che lasciano sperare in condizioni di vita migliori all’interno della struttura, per cui ci sarà una massima attenzione perché le cose cambino davvero”. Una notizia che non coincidente con l’azione programmata dagli uomini della Polizia di Stato che avevano appunto inviato i protestanti a lasciare il luogo intorno alle 13, per evitare un sgombero forzato per motivi di sicurezza legati allo svolgimento del referendum. Ma l’Usb ha una visione diversa e quindi annuncia che sarà “alta l’attenzione di tutti perché gli impegni siano rispettati e, in tutti i casi, il comitato che si è spontaneamente costituito, vigilerà e si terrà in contatto con i migranti per verificare che le condizioni siano davvero diverse immigarti-gianturcorispetto al passato”. Se non dovesse essere così, la protesta, annuncia il sindacato, “riprenderà in modo ancora più determinato e deciso di prima”. Tra gi interpreti della protesta anche alcuni militanti di Casapound e il consigliere comunale di Sovranità Mimmo Gianturco che incontrando la stampa hanno spiegato che i migranti hanno creato “non pochi problemi bloccando una delle principali strade per un diritto individuale e non collettivo”, spiegando, poi, che “dei 39 migranti che hanno protestato a 34 è stato negato il permesso di soggiorno”.