‘Ndrangheta Lamezia: le rivelazioni du “zu Pasquale”

giampa-pasquale-milleLamezia Terme – Pasquale Giampà, detto “Millelire”, “Zu Pasquale” o “il Geometra”, si palesa un vero e proprio storico della ‘ndrangheta lametina. Nei verbali di interrogatorio, che il Procuratore generale ha depositato nella prima udienza del processo di secondo grado dell’operazione Perseo, ricostruisce il suo ruolo e la sua funzione nell’ambito della cosca Giampà, svelando che si occupava prevalentemente delle estorsioni nei confronti dei vari commercianti che esercitavano in Via del Progresso, ma anche nei confronti delle varie imprese edili che operavano nella “zona di competenza” della cosca, tra questi riferisce “il geometra”, “Piacente e Gigliotti”. Rievoca anche i legami della vecchia consorteria mafiosa quella dei “Cerra- Torcasio- Giampà” uniti in una unica cosca fino al 2000. Cosca, spiega, che all’indomani della sentenza “primi passi” si disarticolò perché ha riferito “zu Pasquale” “in carcere vi erano stati parecchi artriti tra i Torcasio e i Giampà anche se non vi era stata ancora un vera e propria scissione, avvenuta solo a seguito dell’uccisione di Pasquale Giampà “buccaccio” su mandato dei Torcasio tramite un killer venuto dalla locride”. E per come gli è stato chiesto dagli investigatori ha riferito che lui “aveva capacità decisionale in ordine agli omicidi da compiere nei confronti degli obiettivi già determinati appartenenti alla cosca Torcasio – Gualtieri – Cerra che era divenuta – ha riferito – la nostra cosca avversaria dopo l’omicidio di Pasquale Giampà ‘bucaccio'”. Ed infatti ricostruisce dal suo punto di vista alcuni omicidi commessi a Lamezia a cavallo tra il 2000 e il 2011, alcuni già noti per le diverse operazioni che sono state messe a segno dopo il pentimento di Angelo Torcasio ed altri esponenti della cosca tra questi Giuseppe Giampà figlio del “professore”. Ma va oltre e rispondendo sempre alle domande degli inquirenti fa riferimento a due omicidi che sono stati secretati. Soggetti che “millelire” ha conosciuto in carcere nel 1992/93 e nel 1996.