Fondazione Terina: Barbanti, attuare leggi regionali

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Catanzaro – Il deputato del Pd Sebastiano Barbanti interviene in merito alla sotuazione della Fontazione Terina, i cui dipendenti sono in stato d’agitazione. “Uno degli asset piu’ importanti per la nostra regione – dice – su cui basare le strategie di medio lungo periodo che invece si ritrova nel caos tra stipendi arretrati e progetti incompiuti. Stiamo parlando della struttura che, in teoria, dovrebbe avere in mano la divulgazione scientifica nel settore della qualita’ agroalimentare nonche’ la ricerca industriale e lo sviluppo sperimentale del settore, per non parlare dell’importanza che riveste negli ambiti che riguardano la sicurezza alimentare e della salute nei compiti di controllo e certificazione. Purtroppo la realta’ dei fatti – continua – mi ha spinto ad interessarmi della vicenda non solo per la tutela dei lavoratori che in primis subiscono gli effetti della carente gestione della struttura, ma soprattutto perche’ mi rifiuto di accettare il fatto che una possibilita’ di crescita per la mia Regione possa trasformarsi nell’ennesimo spreco, oltre che di “vil denaro”, di opportunita’ per i giovani. Proprio per tentare di uscire dalla “palude” in cui si trova la Fondazione, ricordo, che mi sono fatto promotore di un esposto all’Autorita’ Nazionale Anticorruzione affinche’, prima che intervenga la UE o il MIUR generando pesanti ricadute economiche e legali sulla struttura, si faccia luce sulle numerose zone d’ombra che gravano sulla Fondazione Terina. Il rilancio della Fondazione Terina passa anche per due atti fondamentali. Il primo e’ dare attuazione agli artt. 2 e 13 della legge regionale 24/2013 che, visto anche l’art. 54 dello Statuto della Regione Calabria, consentirebbe di trasferire una parte dei dipendenti della Fondazione in altre aziende controllate dalla Regione. Cio’ permetterebbe di salvaguardare i posti di lavoro esistenti e portare in equilibrio economico la Fondazione. Il secondo atto consiste nella nomina del Comitato Scientifico, come disciplinato dall’art. 11 dello Statuto della Fondazione, e, contemporaneamente, dare un seguito concreto alle tante parole di valorizzazione delle potenzialita’ della Fondazione Terina consentendole un’operativita’, anche per il tramite della Regione, di piu’ ampio respiro e portata”.
Secondo Barbanti, “solo in tal modo la Giunta regionale che – ricorda – approva il bilancio della Fondazione, esercita su di essa il controllo strategico, adotta gli atti d’indirizzo e delibera la revoca degli organi nei casi previsti dallo Statuto – puo’ ripristinare il ruolo strategico che compete alla Fondazione. Ruolo che, visto lo stanziamento di ben 220 milioni di euro per il sostengo al settore agroalimentare ed agroindustriale previsto nel patto per la Calabria, assume ora piu’ che mai un significato fondamentale e fungere da volano all’intera economia regionale”.