Lamezia Terme – “Stucchevoli le parole con le quali il capogruppo di Cac, Salvatore De Biase, tenta di mistificare l’attuale realtà politica lametina, duramente segnata da una serie ormai ininterrotta di accadimenti, che riempiono da tempo e costantemente le pagine di cronaca politica di tutte le testate giornalistiche locali. In una contingenza programmatica e politica non pienamente condivisa, il confronto costruttivo e la discussione tra gruppi eletti dal popolo e legittimati a governare questa città, rimane segno di una democrazia politico-amministrativa, che non è accettabile vedere etichettati, in maniera arrogante, come niente di più di una “perdita di tempo”. Nessuna forza politica degna di questo nome, nè tantomeno Calabria al Centro, può sottrarsi ad una riflessione seria ed ad ampio raggio, anche in considerazione dell’insofferenza della popolazione a cui, per altro, vengono chiesti gravi sacrifici e importanti rinunce e che attendeva da un decennio una svolta radicale e rivoluzionaria verso una riorganizzazione del sistema istituzionale, una strenua difesa territoriale, ma anche un rilancio progressivo e continuo della città”. Lo affermano in un nota congiunta Giuseppe Spinelli e Alessandro Condiano rispettavente segretarioe vice segretario di Forza Italia Lamezia, che preoccupati “dagli ultimi avvenimenti politici ed amministrativi pienamente noti, facendosi carico della responsabilità verso i cittadini ed elettori e coerentemente con le basi programmatiche sottoscritte da tutte le forze alleate della coalizione, ha tratteggiato plasticamente in modo sobrio e reale, la preoccupante situazione in cui versa, attualmente, la politica cittadina, augurandosi e spronando per un cambio di passo, attraverso un atteggiamento serio, responsabile e maturo, da cui far emergere concreti segnali di ripartenza e discontinuità con il passato amministrativo ambiguo di un centrosinistra che ha ridotto Lamezia allo sfascio”. Spinelli e Condiano, proseguono sostenendo “Poco responsabile e politicamente artificiosa l’opinione con la quale la nostra veritiera descrizione della contingenza viene fatta passare ed additata quale “attacco strumentale” all’attuale amministrazione. Piuttosto, nella consapevolezza delle difficoltà ereditate dalla precedente amministrazione, ben descritte dal capogruppo di Cac, l’ingessatura delle azioni amministrative sembra essere il frutto di una solitudine in cui il Sindaco viene lasciato dalle attuali forze di governo”. E segnalano che “non vi è stato un avvenimento che ci ha lasciato indifferenti, né accettiamo di dire che nulla è accaduto, specie quando un membro tecnico della giunta è costretto a rinunciare amaramente al suo incarico assessorile lamentando “logiche politiche che hanno spesso limitato lo svolgimento dell’azione amministrativa o impedito la realizzazione degli indirizzi politici”, non condividendo “il generale modo poco incisivo di amministrare la cosa pubblica” e non vedendo “la reale volontà di cambiamento, quella svolta epocale” alla quale avrebbe voluto partecipare. Da forza politica responsabile, un forte grido – proseguono – di allarme dunque, e non un artificio politico-strumentale, così come inconcludentemente lo si vorrebbe far passare. Sicuramente – concludono – non si perde tempo, semmai si evita di mettere la testa sotto la sabbia come gli struzzi, quando si agisce e si prende la parola per difendere le necessità di una cittadinanza che grida aiuto e vuole riscatto, di certo stanca e poco interessata alle inutili diatribe tutte interne, ormai appartenenti alla più arcaica rappresentanza politica”.