Provveditorato Penitenziario: Villella(Cisal), difendere Lamezia

villella-vincenzoLamezia Terme – “Stiamo assistendo in questi giorni ad un fermento presso il Consiglio Comunale di Catanzaro in relazione a presunti trasferimenti del Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria da Catanzaro a Lamezia Terme, nell’ex struttura del Carcere Cittadino. Spiace dover apprendere tali notizie dal vicino comune di Catanzaro anziché dai nostri rappresentanti politici, i quali sin dopo la chiusura del carcere avvenuta soprattutto per mancanza di spazi trattamentali, non hanno mai espresso entusiasmo rispetto a tale circostanza, benchè la stessa potesse rappresentare qualcosa di prestigioso, per questo sfortunato Comune. Anzi si sono registrate le teorie più stravaganti, persino è stata lanciata come sicura la riconversione della struttura in carcere femminile. Senza sapere che il carcere per decreto era inesistente oramai e che se era stato chiuso per mancanza di spazi trattamentali non poteva essere più riaperto per lo stesso motivo, indipendentemente da quale utenza avrebbero potuto allocarvi. Ma la cosa più irrealizzabile sarebbe stato proprio un carcere femminile che di spazi trattamentali rispetto agli altri penitenziari dovrebbe averne il quadruplo”. Lo scrive in una nota Luigi Villella, Rappresentante sindacale RSU CISAL, Provveditorato Amministrazione Penitenziaria Catanzaro, secondo il quale “sicuramente non ci deve essere contrapposizione con il vicino Comune ma nemmeno genuflessione, atteso che in questa sfortunata città è stato sacrificato di tutto e di più. Infatti quando si parla di città metropolitana tra Catanzaro e Lamezia si intende tutto accentrato a Catanzaro. Ad essere chiari – aggiunge – oramai non si può parlare più di realizzazione di un nuovo Istituto penitenziario per una serie di circostanze: Mancanza di risorse economiche, spending rewie; Chiusura in tutta Italia di strutture esistenti e persino moderne”. Quindi per Vilella, “atteso dunque che per realizzare un Istituto penitenziario ci vogliono in media 8 anni e che non ci sono volontà e risorse per realizzarlo, difendiamo quanto meno questa possibilità, quella di trasferire il Provveditorato Amministrazione Penitenziaria di Catanzaro nella struttura, tra l’altro appartenente alla Amministrazione, cosi come garantito dal Ministro Orlando e da tutti i vertici del DAP, questa operazione, oltre a pregiare Lamezia Terme, andrebbe ad abbattere un notevole spreco economico in materie di costi per fitto locali”. Poi spiega che “i motivi che hanno spinto a fare questa scelta di trasferire gli uffici regionali a Lamezia Terme sono molteplici, basta ricordare la centralità, la posizione geografica nonchè tutte le vie di collegamento che la piana di Lamezia offre a tutti i dipendenti provenienti dalla regione Calabria, considerato che, per recarsi a Catanzaro, devono obbligatoriamente passare da Lamezia Terme”. Per Villella “anche un ipotetico trasferimento dei predetti Uffici regionali nella Casa Circondariale di Catanzaro creerebbe disagio a tutto il personale impiegato in quanto tale istituto oltre ad essere privo di collegamenti, fatiscente, l’immobile è adibito ad alloggi del personale che prestano servizio nella predetta Casa Circondariale. La speranza – conclude – è sempre l’ultima a morire. Speriamo dunque di assistere ad una sana dialettica in cui la nostra politica, il nostro Sindaco sappiano difendere le prerogative di Lamezia e di tutti i lametini ” .