Lamezia: strada a Pietro Caligiuri per ricordarlo

strada-caligiuriLamezia Terme – Da oggi un tratto di Via dei Bizantini, l’arteria comunale che collega Lamezia con la statale 280, porta il nome di Pietro Caligiuri, il sovrintende che rimase ucciso nel lontano 1996, ad Accaria Rosario di Serrastretta, ad opera di Francesco e Giovanni Davide, all’epoca rispettivamente di 35 e 61 anni, figlio e padre, che furono colti da un improvviso raptus omicida. Questa mattina, infatti, alla presenza delle più alte autorità civili e militari di Lamezia e dalla Provincia, è stata dedicata alla memoria del poliziotto nativo di Serrastretta, ma  che era sin servizio al Commissariato di Pubblica Sicurezza di Lamezia, il tratto di strada compreso tra la Cantina Bruzia e l’incrocio per l’A3. E stata scoperta la targa che porta inciso il suo nome. Alla cerimonia strada-caligiuri1oltre alla moglie del Poliziotto ucciso, Ornella Spinoso e dei due figli Laura e Stefano, erano presenti il primo cittadino di Lamezia, Paolo Mascaro, il Prefetto di Catanzaro, Luisa Latella, il procuratore della Repubblica di Lamezia Domenico Prestinenzi, il questore Giuseppe Racca, il comandate provinciale dei Carabinieri Colonnello, Ugo Cantoni, il primo dirigente del commissariato lametino Antonio Borelli e in rappresentanza del comandante dei carabinieri Fabio Vincelli, il tenente Alessandro Guglielmo, il vice comandante dei Vigili Urbani A scoprire targa la moglie Ornella Spinoso e i due figli Laura e Stefano.

Pietro Caligiuri venne ucciso il 10 Maggio del 1996, a Serra Stretta (CZ) mentre cercava di portare al riparo la sorella ed il cognato, feriti gravemente da due uomini che armati di fucile stavano facendo fuoco sui passanti.
I due uomini, padre e figlio da tempo sofferenti di turbe psichiche, dopo una lite con alcuni vicini, imbracciarono i fucili da caccia e fecero fuoco prima contro le abitazioni circostanti poi presero di mira i passanti. Quando la Ford con a bordo la sorella e il cognato del sovrintendente Caligiuri, ignari di quanto stava accadendo, percorse la strada dinanzi all’abitazione degli sparatori, questi aprirono il fuoco anche contro di loro, ferendo gravemente entrambi.
Il sovrintendente Caligiuri, che si trovava fuori servizio, cercò di salvare i familiari, ma venne a sua volta ferito mortalmente da una fucilata al torace esplosa dal più giovane dei due sparatori che si diede, poi, alla fuga. Il padre venne arrestato per primo dagli agenti del Commissariato di Lamezia Terme, mentre l’assassino fu catturato poche ore più tardi dagli agenti nelle campagne circostanti. Il 19 maggio 1997 il Presidente della Repubblica Italiana gli conferì la Medaglia d’oro al Valor Civile alla Memoria e con decreto rilasciato dal Capo della Polizia, gli venne riconosciuto lo status di Vittima del Dovere. Il 28 ottobre 2008 all’interno della Questura di Catanzaro, fu collocata una lapide in memoria degli appartenenti alla Polizia di Stato caduti nell’adempimento del proprio dovere.