Lamezia: cerimonia in ricordo di Pasquale Cristiano e Francesco Tramonte

corona-netturbiniLamezia – si è svolta durante la mattinata odierna un altro momento di commemorazione in memoria dei due netturbini uccisi dalla ‘ndrangheta il 24 maggio 1991 mentre stavano svolgendo il proprio lavoro.
Dopo la manifestazione svoltasi all’alba di questa mattina, (stessa ora in cui avvenne il duplice delitto e nello stesso luogo – località Miraglia di Sambiase), è stata posata una corona anche davanti il monumento loro dedicato, seguita da un meritevole momento di raccoglimento.
La cerimonia si è svolta alla presenza di tante associazioni di volontariato, rappresentanti delle istituzioni e cittadini: presente il Sindaco Mascaro, anche il consigliere Massimo Cristiano, insieme vicini al dolore dei familiari investiti dalla tragedia.
Mascaro ha prontamente sottolineato come già l’incontro di corona-netturbini1questa mattina sia risultato importante e sicuramente commovente, manifestando quanto ancora si possa credere in un futuro migliore e ad un mondo migliore, anche per questa terra. Afferma anche come “alcune volte il sacrificio in alcuni non è un sacrificio fatto invano ma è un sacrificio che può servire veramente alla crescita di una collettività e di una comunità”. Il discorso prosegue – “nel nome di Pasquale e di Francesco questa collettività e questa collettività probabilmente consegneranno ai nostri figli, ai figli di tutta la comunità e collettività, un mondo sicuramente migliore”. Sottolinea inoltre il forte bisogno di accettazione riguardo alla tragedia avvenuta “ anche se è dura, difficile e impossibile accettarlo: diventa perciò importante capire che grazie a quel sacrificio qualcosa di migliore e di diverso può sorgere anche per corona-netturbini2questa terra”. E rivolgendosi in maniera ancora più incisiva ai familiari delle vittime, afferma che “la ferita è ancora aperta, sanguinerà per sempre sotto l’aspetto degli affetti e dei dolori ma quella ferita potrebbe non avere necessità di sanguinare sotto altri aspetti nel momento in cui, finalmente, dopo oltre 25 anni, Voi otterrete non vendetta, perché nessuno di Voi vuole vendetta, ma giustizia”.
Per il Sindaco Mascaro, “solamente il giorno in cui si squarcerà quel velo di tenebre” – che ancora ad oggi non fa capire chi ha sbagliato e chi ha armato – “sarà possibile rimarginare in parte la ferita sanguinante per tutta la collettività, e non solamente per gli affetti e per il dolore”.
In un momento come quello di oggi che sicuramente merita onore, una sensazione positiva avvolge il pensiero del Sindaco e corona-netturbini4della sua amministrazione – “la sensazione che si potrebbe definitivamente squarciare questo velo, sapendo il perché due grandi uomini, due grandi lavoratori hanno perso la vita e si sono immolati per il bene di questa terra, e perché l’hanno fatto. E’ giusto che chi ha sbagliato paghi”.
In definitiva, – “questo momento rappresenta un po’ la città di Lamezia Terme: una città che, anche se a volte sembra aver dimenticato la vicenda, sembra aver dimenticato le Vostre speranze, i Vostri problemi, è sempre presente. Dobbiamo essere noi stessi a stimolare i cittadini nel ricordo, perché è il ricordo che farà crescere meglio le nostre future generazioni. Dal sacrificio di due grandi uomini nascono uomini migliori”.
Alla fine della cerimonia il Sindaco abbraccia sentitamente, uno ad uno, i familiari presenti parenti delle vittime commemorate, e conclude la cerimonia assentendo che “bisogna portare nel cuore l’orgoglio di quello che hanno rappresentato per questa terra Pasquale e Francesco: pensiamo a loro in questa bella giornata di sole, dove loro ci guardano e ci ascoltano e con serenità ci sorridono”.

Paola Gallo