Lamezia: in ricordo di Francesco Ruberto

ruberto-francesco-55Lamezia Terme – “C’è una ragione per ogni cosa. Anche alla morte c’è una ragione. E anche all’amore perduto. Se la morte ce lo porta via rimane sempre un amore. Assume una forma diversa, nient’altro. Non puoi vedere la persona sorridere, non le porti da mangiare, non le arruffi i capelli… Ma quando questi sensi si indeboliscono, un altro si rafforza. La memoria. Essa diviene tua compagna. Tu l’alimenti, tu la serbi, ci danzi assieme. La vita deve avere un termine, l’amore no”. Con queste parole di Mitch Albom, da “Le cinque persone che incontri in cielo”, intendiamo ricordare Francesco Ruberto che oggi un maniera tragica ha perso ruberto-francesco-55-2la vita, lasciando questo mondo a volte “cattivo” come è stato con lui. Non meritava di morire in questo mondo Francesco Ruberto, l’uomo che 28 anni fa concepì il famoso premio Anthurium che fu assegnato a tanti protagonisti del mondo calabrese e non solo, con tre sezioni. Per la sezione “Lamezia” furono premiati don Enzo Puja, nel 1988, Giovanni Cataldi nel 1993, l’associazione “Ricerca Neurogenetica” nel 2000, il professore Santo Sesto e ancora di seguito “l’Associazione Archeologica Lametina”, alla memoria di mons. Moietta, nel 2011 il professore Tommaso Cozzitorto. Francesco Bevilacqua, i coniugi Lanzino, mons. Giuseppe Morosini, Lorenzo Albino e tanti altri, per la sezione Calabria. Tra i premiati della sezione “Lamezia” anche il periodico mensile “Città”.
Iruberto-francesco-55-1nvece, per la sezione “Calabria nel Cuore” si possono ricordare Rita Levi Montalcini, Raf Vallone, Leopoldo Trieste, Cesare Ruperto, Andrea Monorchio, ecc.. Per la sezione “Speciale” Aroldo Tieri e Giuliana Lojodice, la forte spiritualità nel saluto di Jaques Dupont Priore dei Certosini di Serra San Bruno. Importante è stata anche la sezione letteraria “Rosario Rubbettino” che ogni anno premiava un libro che si è distinto per un incisivo contributo sociale e culturale. Tra i premiati anche molte eccellenze nei campi artistico, giuridico, musicale, letterario e religioso della nostra terra di Calabria, intesi come singole individualità o Associazioni e Istituzioni. Tra questi furono premiati, la Conferenza Episcopale Calabra; Fernando Muraca; Antonio Nicaso; Nicola Gratteri; Polifonica Aulos; Maria Letizia ruberto-francesco-55-3Lazzarini; il Tribunale di Lamezia Terme; l’Ordine degli Avvocati di Lamezia Terme; l’Istituto “E. Fermi” di Fuscaldo”. Nel 1995 promosse e organizzò un convegno dal titolo: Famiglia, scuola e mass media, le sfide educative alle soglie del 2000. Tale incontro rientrava nelle programmazioni annuali dell’associazione culturale Anthurium, che e’ impegnata, tra l’altro, sulle problematiche familiari. Nel 1997 organizzò una importante iniziativa storico-culturale in collaborazione con l’Amministrazione comunale di Lamezia Terme (CZ), e con l’apporto scientifico dell’Universita’ della Calabria. Fu infatti affidato al Dipartimento di Linguistica, Laboratorio di Documentazione, dell’Unical, la realizzazione di un ipertesto su i “Catasti onciari e il panorama urbano dei comuni di Nicastro e Sambiase nel XVII e XVIII secolo” nonche’ la predisposizione di una  edizione a stampa delle fonti relative ai predetti catasti utilizzate per la realizzazione dell’ipertesto medesimo.

Francesco ha deciso di lasciare questo mondo togliendosi la vita sparandosi un colpo di pistola nella sua abitazione in Via Alfredo e Antonio Petronio nel quartiere Sambiase dove era nato nel 1955.

Alla moglie ed ai figli, esprimiamo con grande dolore il nostro cordoglio, Abbiamo avuto modo di conoscere ed apprezzare il suo impegno sociale e culturale che ha profuso per questa città.