Lamezia: il “Giovanni Paolo II” resterà aperto?

assemblea-grandinetti090616Lamezia Terme – Ci sono ancora incertezze sul destino del Presidio Ospedaliero “Giovanni Paolo II” di Lamezia Terme? Se lo sono domandati in tanti durante la manifestazione pubblica organizzata ieri pomeriggio al Teatro Grandinetti di Lamezia dal “Comitato 19 marzo”. Comunque, sembra che le cose, anche alla luce degli interventi che si sono animatamente susseguiti, siano comuni ad un’unica direzione. “Poiché nessuno di noi può risolvere i problemi della sanità della Regione Calabria, più siamo e meglio è” – afferma prendendo la parola il consigliere regionale Baldo Esposito – “i danni che ha fatto un commissariamento, che dura ormai da tempo, sono tanti”, spiega -“alla politica una responsabilità di una programmazione in ambito sanitario; quella politica che poi sarà giudicata dai cittadini con la libertà di voto”. Afferma anche che “per fare del bene bisogna partire da quelli che sono gli atti tecnici giuridici ed amministrativi”. Che cosa è oggi l’ospedale di Lamezia Terme? Precisa che dal punto di vista tecnico-amministrativo è uno assemblea-espositotti090616spoke, e nell’ambito di quelle che sono le finalità dello spoke, naturalmente spetta alla politica il superamento di tale definizione. L’ospedale c’è e non chiuderà mai” – e si dichiara disposto a dare il suo modesto contributo “se chiamato in causa sull’indirizzo del Consiglio Comunale dei cittadini di Lamezia Terme” mettendoci tanto impegno ma “senza fare promesse”. Per il Centro Protesi Inail “abbiamo avuto la rassicurazione che i 20 milioni di euro ci sono, e possono anche essere 13”. L’iniziativa, in generale, ha meritato un’attiva partecipazione della città e di tutte le forze politiche, sindacali ed associazionistiche che, al di là delle rispettive appartenenze, si sono riunite per aggiornarsi e discutere sullo stato dell’arte e sulle azioni da perseguire per impedire la chiusura dell’ospedale. Tra gli interventi anche quello del Direttore Generale dell’Asp di Catanzaro, Giuseppe Perri, che assemblea-perritti090616ha puntato l’attenzione sui risultati conseguiti dalla sua gestione puntualizzando, da parte sua, che “nessun reparto verrà chiuso e che si cercherà di salvaguardare le eccellenze”. Nonostante una platea calda ma senza un bagno di folla, numerose sono state le testimonianze dei componenti delle associazione del comitato, che hanno portato le loro testimoniane con la volontà di proseguire nella battaglia a difesa del patrimonio cittadino. Fondamentalmente “il Coordinamento ha bisogno dell’approvazione del Decreto Scura, n.30 2016. Segue Decreto 70/2015, ministeriale” – afferma il moderatore Armando Cavaliere – “sta diventando così un fenomeno inaccettabile che va a colpire la sanità regionale e di tutti i cittadini”.
Anche se le oltre 24.000 firme raccolte non hanno ancora concretamente portato risultati, come afferma Valeria Cimino – e si è costretti a rivolgersi al di fuor del nostro ospedale, rimane alta l’attenzione; “150 mila utenti non possono rimanere senza servizio sanitario, non è questo il momento di mollare”, afferma Felice Lentiloro.
Molto sentito e partecipato anche l’intervento di Francesco grandinetti-assemblea-sosGrandinetti, mentre mantiene alta l’attenzione, e si appella alla giustizia sociale, Nicolino Panedigrano –“no al pessimismo della ragione ma diciamo sì all’ottimismo della volontà”.
Partecipate e forti anche le affermazioni di Mimmo Gianturco e Salvatore De Biase, Consiglieri Comunali del Comune di Lamezia Terme. Ha preso la parola, rimarcando la funzione e l’importanza dell’ospedale di Lamezia per il comprensorio lametino anche il sindaco di San Pietro a Maida, Pietro Putame, che ha puntualizzato come “questa battaglia sia la battaglia di tutto un comprensorio che non può vedere negato il diritto alla salute”.
L’Onorevole Barbanti ha ringraziato i promotori del comitato rimarcando di “essere a loro servizio per qualsivoglia iniziativa o forma di protesta o di azione a difesa dell’ospedale”, puntualizzando l’interlocuzione come capace di far realmente comprendere al Commissario Scura, ed ai vertici regionali, l’importanza strategica di Lamezia.
Non poteva che concludere la manifestazione il Presidente del assemblea-mascaro090616“Comitato 19 marzo” nonché sindaco di Lamezia Terme, Paolo Mascaro, che chiudendo ha ribadito come “la salvaguardia dell’ospedale di Lamezia rappresenta la salvaguardia delle future generazioni che non possono essere mortificate da un indirizzo politico del commissario, che non tenga conto delle esigenze di un territorio” – una politica a cui Mascaro chiede una presenza forte in difesa dell’ospedale e, rivolgendosi anche a Barbanti, chiede uno sforzo nei confronti del partito di cui fa parte, che ha la responsabilità assemblea-platea090616del governo della Regione e del governo nazionale. “La politica – continua Mascaro – deve svolgere fino in fondo il proprio ruolo, facendosi interprete di un territorio che non può essere mortificato, bisogna pertanto confermare e rafforzare il Centro Protesi Inail nonché pretendere che i 20 milioni di euro del patto per la Calabria, destinati a Lamezia, possano realmente portare eccellenze in grado di non emarginare Lamezia, e quindi la Calabria intera, da un sistema sanitario efficace. Lamezia, quindi, al centro della Calabria ed al servizio della Calabria. Le eccellenze ci vogliono perché senza eccellenze questo ospedale chiude”.
Paola Gallo