Lamezia: Mastroianni, “Fondazione Terina” tante parole pochi fatti

mastroianni-emilio680-1021Elaborato da Emilio Mastroianni
Lamezia Terme – In questi giorni è ritornata d’attualità la Fondazione Terina, con tutto il bagaglio di polemiche e di illusioni che periodicamente si porta appresso.
I parlamentari Nesci e Parentela accusano il presidente Oliverio di non avere adempiuto alle promesse fatte ai dipendenti della Fondazione di assegnarli ad altri Enti in house consentendo loro di potersi finalmente pagare regolarmente ogni fine mese.
Ma siamo così sicuri che gli Enti che dovrebbero accogliere i lavoratori di Terina siano in condizione di pagare loro gli stipendi stante la situazione di dissesto finanziario in cui versano gli enti in house della Regione?
Sarebbe meglio, prima di insistere sulla ipotesi trasferimento del personale, approfondire se questa sia veramente risolutiva del problema e non come appare un modo di perdere tempo ben sapendo che le condizioni finanziarie degli Enti non consentono ulteriori carichi di personale.
Sono passati 10 mesi da quando il Consiglio Comunale di Lamezia ha discusso il problema Terina Di mesi ne sono passati 15 dall’insediamento del Commissario n.1 sostituito dopo 6 mesi da un Commissario n. 2 che non è riuscito ad insediarsi perché sostituito da un Commissario n. 3 Nonostante ciò le condizioni della Fondazione sono rimaste come erano prima del commissariamento. Infatti si è sempre a rincorrere un mandato della Regione che serva a tamponare qualche mese di stipendio rispetto ai sei/ sette maturati.
Eppure vi sono state interrogazioni parlamentari, consigli comunali ad hoc, assemblee , incontri prese di posizioni da parte di tutti i partiti, movimenti, consiglieri regionali.Nessuno, compreso il sottoscritto con l’articolo “ Diamo un futuro alla Fondazione Terina”si è fatto mancare il suo spazio mediatico parlando di Terina.
La differenza tra i diversi interventi è però evidente. C’è chi come il sottoscritto ed altri poteva e può esprimere soltanto opinioni ed al massimo avventurarsi in qualche proposta,regolarmente ignorata, e chi poteva fare e non ha ancora fatto nulla.
Oggi vogliamo ripartire dalle dichiarazioni fatte del Presidente Oliverio il 17 maggio 2016 nell’incontro con i lavoratori della Fondazione:“Terina ha un ruolo centrale nelle strategie regionali di sviluppo e promozione della filiera agroalimentare e, quindi, a differenza di altre realtà subregionali, vi è la precisa intenzione di assicurare le migliori condizioni per una valorizzazione produttiva e redditizia della Fondazione che deve essere in grado di autosostenersi sul piano economico, anche mediante l’erogazione di servizi per soggetti terzi. Conseguentemente, proprio per il suo ruolo strategico Terina deve essere in grado di interconnettere il sistema regionale della ricerca universitaria ed il sistema delle imprese”.Oliverio ha altresì segnalato la necessità che “Terina possa essere al più presto impegnata nel sistema del PSR per l’erogazione di servizi erogati a terzi, anche mediante l’attivazione del Centro fitopatologico regionale”.Il Presidente Oliverio ha, quindi, ribadito che “ Fondazione Terina è uno dei tanti enti che, nel corso degli anni, è stato lasciato in una condizione non corrispondente alla funzione che doveva svolgere per fornire servizi nel settore agroalimentare. E’ uno degli enti in cui si sono accumulati debiti rilevanti. E’ chiaro – ha detto – che non si possono trascinare i lavoratori nella condizione disastrosa nella quale sono stati portati e, per questo, abbiamo posto mano ad un processo di risanamento e di riordino nel quale bisognerà affrontare anche i problemi di Terina per l’importante funzione che essa ha, che va rilanciata, proprio in questo nuovo quadro di riordino, come struttura di ricerca e di servizio per quanto riguarda il settore agroalimentare”.
Queste dichiarazioni disegnano una prospettiva per Terina che però deve superare le difficolta e i ritardi accumulati nella collocazione del personale “in esubero”.
In attesa che si creino le condizioni per “il riordino” la proposta realizzabile in poco tempo è quella di assegnare alla Fondazione Terina, come fatto con Fincalabra e Calabria Lavoro,la gestione di una o più misure del PSR.Inoltre la Regione Calabria nel finanziare i progetti di innovazione e ricerca alle imprese agricole, può concedere a queste un voucher di ricerca da spendere presso la Fondazione Terina.Questo però presuppone che la Fondazione Terinafaccia un salto di qualità nellagovernance e sia messa in grado di soddisfare la domanda di ricerca e di innovazione che viene dal mondo agricolo. La Regione Calabria può far diventare la Fondazione Terina, un polo di eccellenza per la formazione post-universitaria garantendo tutti servizi logistici di segretariato, service ed altro per i master post-universitari, anche inter-universitari, da svolgere presso Terina inserendo questa clausola nei prossimi bandi in pubblicazione.Si possono inoltre utilizzare i locali disponibili per incubare spin off e start up innovative che potrebbero nascere dalle imprese localizzate nell’area industriale.Fin qui vengono ribadite le proposte contenute nel mio precedente intervento del novembre 2015.
Da allora però il PSR e il Por Calabria sono diventati operativi e pertanto quelle proposte che allora potevano sembrare troppo lontane da realizzare oggi sono realizzabili in pochi giorni solo che ci sia la volontà di farlo.Non sembri offensivo per chi ha competenze politiche e amministrative il dettaglio di alcune Misure del Psr utilizzabili per acquisire risorse per la Fondazione che potrà tornare utile per proporre le opportune osservazioni alla pre-informativa delle disposizioni attuative riferite alle Misure del PSR che la Regione deve ormai pubblicare per acquisire osservazioni da parte dei potenziali beneficiari.
Mi permetto di suggerire all’attuale Commissario ed anche ai dipendenti, prima ancora che i bandi vengano Pre-pubblicati, di fare inserire la condizione che i beneficiari delle Misure, di seguito indicate a titolo esemplificativo, dovranno utilizzare gli spazi e le risorse della Fondazione per lo svolgimento di alcune delle attività previste. Ad esempio nelle misure che ho indicato di seguito ho evidenziato solo alcune delle attività ammissibili, che, a mio parere, potrebbero essere svolte presso la Fondazione Terina, tralasciando al momento le numerose misure riguardanti la Ricerca per le quali servirebbe un articolo ad hoc:
PSR Misura 1.1.1 – Affitto e noleggio aule e strutture didattiche per formazione e workshop;
PSR Misura 1.2.1 – Sostegno attività dimostrativa eseguita presso centri di ricerca e/o aree espositive, Affitto e noleggio di sale e strutture per attività seminariale e convegnistica;
PSR Misura 3.2.1 – Organizzazione e/o partecipazione a fiere e mostre; realizzazionedi esposizione temporanee di prodotti; realizzazione di incontri con i consumatori e workshop con operatori economici
La rinascita e lo sviluppo di Terina è strettamente legata allo sviluppo di Lamezia e del Lametino. La Fondazione Terina deve diventare uno dei pilastri su cui si dovrà costruire il futuro di questo comprensorio e di tutta la regione. Quelli che abbiamo esposto sono solo alcuni elementi di una strategia più vasta, di un’idea, di un progetto che riguarda il futuro di Lamezia Territorio Intelligente. Madette da merischiano di restare sempre e solo parole. Scritte.
Emilio Mastroianni