Lamezia: Mercurio (Udc), la Multiservizi va azzerata per pari opportunità

mercurio-rosinaLamezia Terme – Il consiglio di amministrazione della Multiservizi di Lamezia va azzerato in nome della pari opportunità. Ne è convinta Rosina Mercurio, commissario Udc Lamezia Terme, la quale invoca appunto che il consiglio venga sciolto proprio perché all’interno di esso non è presente nessuna donna. Per la Mercurio questo rappresenta una problematica rispetto alle altre che investono la società che gestisce una serie di servizi per conto del comune di Lamezia. La Mercurio proprio “leggendo le ultime problematiche che stanno interessando la società”, ha rilevato che “purtroppo non è stata tenuta in alcuna considerazione, violandola palesemente, la normativa in materia di parità di accesso agli organi delle società”. Quindi per la Mercurio “il Cda della Lamezia Multiservizi è, infatti, tutto al maschile e perciò illegittimo”. Una scoperta che la Mercurio ha fatto nel momento in cui è stata nominata commissario dell’Udc e non prima quando da iscritta a Forza Italia prima e all’Udc poi, poteva sollevare tale aspetto quando a nominare il consiglio di Amministrazione della Multiservizi è stata una amministrazione diversa da quella di Mascaro e che per dieci anni ha “governato” questa città e la Multsiervizi. Comunque per la Mercurio non essendo presente una donna nel consiglio va azzerato, in quanto sostiene che “la legge n. 120 del 2011 imponga, alle società quotate e alle società controllate dalle pubbliche amministrazioni, di riservare la quota di 1/3 del consiglio di amministrazione e del collegio sindacale al genere meno rappresentato, nel caso della Lamezia Multiservizi il genere per nulla rappresentato”. La Mercurio facendo riferimento ad alcuni aspetti legali sostiene dal suo punto di vista giuridico che “le società costituite in Italia non quotate controllate ai sensi dell’articolo 2359 del codice civile da pubbliche amministrazioni devono, infatti, prevedere nei propri statuti che la nomina degli organi di amministrazione e di controllo sia effettuata secondo modalità tali da garantire che il genere meno rappresentato ottenga, almeno, un terzo di ciascun organo sociale”. A tal proposito sostiene che sono “molti gli azzeramenti di Cda già avvenuti in Italia in quanto, carenti di quota rosa” e “sono stati dichiarati dal Tar addirittura anticostituzionali, in quanto in contrasto con i principi fissati dagli artt.3 e 51 della Costituzione”. Ma c’è di più per la Mercurio, “gli organi locali a tutela delle pari opportunità avrebbero dovuto rilevare tale inadempienza e adoperarsi per la tutela di un diritto che rientra di certo in una questione democratica, ma che risponde soprattutto ad una esigenza economica”. Quindi per il commissario dell’Udc “la Lamezia Multiservizi dovrà,dunque, insieme alle altre problematiche, affrontare immediatamente anche la questione del rispetto della quota di genere, garantendo la rappresentatività all’interno del consiglio di amministrazione, del genere minore, ossia garantendo la presenza di almeno una figura femminile”. Se non lo farà la Mercurio farà ricorso al “al Presidente del Consiglio dei Ministri o il Dipartimento delle Pari Opportunità”, segnalando tutto ciò e che “accertato il mancato rispetto della quota, diffidata la società a ripristinare l’equilibrio tra i generi entro 60 giorni, provvederà, in caso di inottemperanza alla diffida, a fissare un ulteriore termine di 60 giorni decorso il quale, ove la società non provveda ad adeguarsi, i componenti dell’organo decadranno dalla carica”.
La Mercurio “da donna e da professionista” è “rammaricata nel constatare che Lamezia non è al passo coi tempi, né allineata agli standard normativi, in violazione di una legge oltre che di un ruolo, quello femminile, all’interno della società lametina”. Rammarico che comunque da donna, da professionista e da politica non ha espresso in altre circostanze e in altri tempi ma che lo fa rilevare proprio oggi da commissaria che invita il Sindaco a intervenire subito, “in forza dei principi di legalità e giustizia, per restituire legittimità ad un Cda “ fuori legge”. La Mercurio annuncia che “l’UDC che è da sempre per il rispetto della legalità,seppur sicura che verranno tempestivamente prese le opportune soluzioni, da parte sua sarà pronta a vigilare che ciò avvenga e, diversamente, si farà promotrice dell’adeguamento, alla normativa sopra richiamata, del Cda della Lamezia Multiservizi, interpellando il competente Dipartimento e gli uffici territoriali di governo preposti e segnalando la carenza di equilibrio tra i generi”.