Il lametino De Nardo eletto presidente Rare a rischio estinzione

de-nardo-450Guastalla – Il giorno 24 settembre scorso  si è tenuto a Guastalla (RE), presso il Palazzo Ducale, l’annuale convegno organizzato dall’Associazione Italiana Razze Autoctone a Rischio di Estinzione (RARE) dedicato al futuro delle razze autoctone italiane alla luce della nuova programmazione europea. Al convegno, presente un nutrito e qualificato uditorio, hanno relazionato i maggiori studiosi italiani in tema di biodiversità. Presente anche un gruppo dell’Associazione Amalthia provenienti dalla Grecia. Per la regione Calabria è intervenuto il consigliere nazionale RARE Floro De Nardo Marcello, che ha presentato una relazione dal titolo: “Le razze autoctone calabresi nell’ambito degli interventi europei”.
Collateralmente ai lavori del convegno si è tenuta l’assemblea annuale dei soci di RARE e, di seguito, si sono svolte le operazioni per il rinnovo delle cariche sociali.
All’unanimità è stato eletto nuovo Presidente dell’Associazione Italiana Razze Autoctone a Rischio di Estinzione il calabrese Floro De Nardo Marcello, originario di San Floro ma da oltre un ventennio residente a Lamezia Terme, mentre, alla vicepresidenza, è stato nominato Luigi Brambilla di Milano. Laureato in produzione animale in area Mediterranea, iscritto all’ordine dei dottori agronomi e dottori forestali della provincia di Catanzaro, De Nardo fa parte di importanti sodalizi scientifici e culturali nazionali ed internazionali. E’ membro infatti, per citarne qualcuno, dell’International Goat Association (I.G.A.) con sede a Little Rock – Arkansas – (U.S.A.), è stato per dodici anni membro del consiglio direttivo della Società Italiana di Patologia e di Allevamento degli Ovini e dei Caprini (S.I.P.A.O.C.) ed attualmente ne ricopre il ruolo di referente della Regione Calabria. Da circa un trentennio opera nel sistema allevatoriale calabrese e, da anni, si occupa della salvaguardia e della valorizzazione delle razze autoctone calabresi. Ha redatto infatti gli standards di razza e le norme tecniche che regolano l’iscrizione ai registri anagrafici di due razze caprine calabresi come la Capra Nicastrese e la Capra dell’Aspromonte, approvati con proprio decreto dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali. Per la Regione Calabria, ha partecipato in magna pars, all’estensione di due importanti progetti di legge riguardanti la disciplina del settore zootecnico e del sistema allevatori in Calabria e le norme per l’individuazione, la produzione e la commercializzazione dei prodotti a base di latte ritenuti storici e/o tradizionalmente fabbricati, quest’ultima approvata definitivamente dal Consiglio Regionale della Calabria (Legge 5/2004).
L’Associazione RARE è la prima Associazione in Italia che si occupa di tutela, salvaguardia, recupero e valorizzazione delle razze-popolazioni animali autoctone di interesse zootecnico in pericolo di estinzione, in piena assonanza a quanto previsto dalla Convenzione sulla diversità biologica (Conferenza di Rio de Janeiro su ambiente e sviluppo, 1992). Ha carattere culturale, ambientalista e scientifico. Promuove attività educative a tutti i livelli, acquisisce e divulga informazioni sulle razze e sul loro ruolo socio-economico. RARE è affiliata alla Fondazione Safeguard for Agricultural Varieties in Europe (SAVE) che ha una sede Progetti in Svizzera e una sede network in Olanda.
Con l’elezione di De Nardo, l’Italia e in particolare la Calabria, si candida ad ospitare nel prossimo futuro, l’incontro europeo annuale di SAVE, che quest’anno si è tenuto la scorsa settimana in Slovenia presso la Facoltà di Biotecnica dell’Università di Lubiana.
Tra gli obiettivi immediati che si pone De Nardo, vi è quello di sensibilizzare le Istituzioni Regionali italiane che ancora non hanno provveduto, e tra queste vi è anche la Regione Calabria, di dotarsi di propri strumenti normativi che mirino alla conservazione, tutela e valorizzazione delle razze e/o popolazioni animali autoctone.
De Nardo succede a Daniele Bigi genetista presso Università degli Studi di Bologna.