Lamezia: venerdì 7 ottobre corteo studentesco dei Media

protesta-7ottobre1Lamezia Terme – Venerdì prossimo gli studenti Medi Lamezia Terme, scendere in strada “partecipando al corteo con concentramento previsto alle 8:30 davanti al liceo Tommaso Campanella, perché spiegano in un nota
“la generazione ingovernabile, quella che si ribella al sistema attuale che mira alla privatizzazione della scuola, scenderà nelle piazze, le riempirà di colori, di gioia, di speranza e fiducia nel futuro.
Il sette ottobre, come nel resto d’Italia, studenti medi e insegnanti di Lamezia Terme faranno sentire la loro voce contro le politiche che il governo Renzi sta attuando sulla scuola pubblica”. La protesta, riferisce il comunicato, “riguarderà anche tematiche locali quali i disservizi del trasporto pubblico che quotidianamente interessano gli studenti pendolari e la sicurezza delle scuole lametine.
Un messaggio chiaro anche in vista del prossimo referendum del 4 dicembre, quando con il nostro NO alla riforma costituzionale, avremo l’occasione di esprimere un NO sociale a tutte le politiche del governo, soprattutto in tema di scuola, lavoro, casa e grandi opere. Purtroppo – spiegano gli studenti Medi- dobbiamo segnalare il tentativo di intimidire gli studenti messo in atto da alcuni presidi: ci arriva notizia, infatti, che in alcune scuole gli studenti hanno ricevuto l’avvertimento di provvedimenti disciplinari in caso di partecipazione al corteo”. Agli studenti Medi, preme ricordare “quanto accaduto qualche anno fa quando un preside sospese tutti gli studenti assenti il giorno del corteo studentesco. In quell’occasione – ricordano ancora – le proteste successive annullarono qualsiasi effetto di quei provvedimenti. Basterebbe solo ricordare la figuraccia fatta in tutta Italia dal preside per fare desistere qualsiasi emulazione…”
Per questi motivi gli studenti Medi invitano “gli studenti medi a scendere in strada il 7 ottobre partecipando al corteo con concentramento previsto alle 8:30 davanti al liceo Tommaso Campanella. Buona scuola, trasporti carenti, caro libri, alternanza scuola lavoro, test invalsi, scuole non sicure, presidi sceriffi… c’è chi dice no!”