Lamezia: contrada Velati Rametta e Multiservizi al centro del consiglio

comune-consiglio-lt-01-di Stefania Cugnetto

Lamezia Terme – Un disagio lungo 15 anni, quello degli abitanti della contrada Velati Rametta, costretti ad utilizzare un tratto di strada con un manto stradale quasi inesistente e forti rischi di smottamento. La prima segnalazione, lo ha ricordato il sindaco Paolo Mascaro nel corso del consiglio comunale odierno, è arrivata negli uffici del Comune nel 2000, quando vi era la commissione straordinaria, e poi un susseguirsi di richieste di intervento senza risposta. “Chiediamo scusa a questi cittadini – ha detto il sindaco alla delegazione dei cittadini presenti nella sala Napolitano – dobbiamo chiedere scusa tutti, chi per i suoi 10 anni di amministrazione, chi per 5 da assessore e chi da 1 anno e 4 mesi da sindaco”. Un mea culpa, quello di Mascaro, che non manca di essere anche un attacco all’ex assessore Rosario Piccioni, firmatario dell’interrogazione sulla messa in sicurezza della contrada, che ha chiesto all’amministrazione di intervenire al più presto, anche in vista delle piogge intense dei prossimi mesi. “Chiedo scusa – ha continuato Mascaro – perché per 16 anni il palazzo comunale non ha saputo dare risposte a questi cittadini, contrada Velati Rametta è l’emblema della inefficienza delle pubbliche amministrazioni”. Il primo cittadino ha, infine, promesso che dopo un primo intervento tampone, che si rende “ora necessario”, sarà progettato “un intervento strutturale con i fondi Por 2014/2020, in sinergia con il comune di Platania”. Altro argomento centrale della seduta consiliare odierna è stato la Multiservizi, interrogazione portata dal consigliere di minoranza, Pasqualino Ruberto, che ha chiesto all’amministrazione comunale maggiore controllo per la partecipata. “Bisogna discuterne costantemente in consiglio – ha detto Ruberto – ci sarebbe bisogno di un bilancio trimestrale dell’ente per assicurarne la qualità nei servizi, visti i 25 milioni di euro di debito accumulati”. Una richiesta di miglioramento dei servizi erogati dalla Multiservizi che è giunta anche dagli altri consiglieri e il primo cittadino ha assicurato, “stiamo sollecitando per un’implementazione della raccolta differenziata porta a porta, almeno altre 4 zone della città verranno servite entro novembre”. Un implementazione che, secondo Mascaro, a poco servirebbe senza l’impegno di tutti i cittadini, “i cittadini che hanno però già la porta a porta – ha precisato Mascaro – a volte rispondono in maniera negativa, riempiendo i cassonetti rimasti in città o creando delle vere e proprie discariche abusive”. E sulle future 20 unità da assumere nell’ente, Mascaro ha dichiarato, “tutto sarà nella piena legalità, i criteri di scelta del personale sono numerici e quindi incontrovertibili”. La selezione, ha spiegato Mascaro, avverrà sui criteri di disoccupazione, isee, età e titolo di studio. Sono seguite, poi, varie mozioni e ordini del giorno. Il consiglio lametino ha approvato gli ordini del giorno del consigliere di Lamezia Insieme, Rosario Piccioni, uno contro il decreto nazionale Madia, testo unico sui servizi pubblici locali di interesse economico generale, e un ordine del giorno che condanna l’assassinio Emmanuel Chidi, l’uomo che venne ucciso lo scorso luglio a Fermo. Passa la mozione del consigliere Mimmo Gianturco, che ha denunciato il degrado e l’abbandono nelle zone di San Pietro Lametino e via d’Ippolito (ciampa di cavallo), all’interno degli alloggi Aterp. Una situazione di degrado sottolineata da tutti i consiglieri comunali, che ha aperto la discussione più ampia delle problematiche relative ai cittadini rom. “Dobbiamo decidere – ha affermato Mascaro – come vogliamo risolvere questo problema, le ruspe non servono, non possono essere una soluzione”. Il campo rom e la conseguente sistemazione dei suoi abitanti nel territorio lametino sono “un problema che pervade la città da 48 anni, non da un giorno – ha continuato il primo cittadino – l’unica vera possibilità è l’integrazione ma quella vera, tutta la comunità lametina deve essere coesa nel voler risolvere in maniera seria questo problema”. Il sindaco ha portato all’attenzione del consiglio le varie segnalazioni rivolte all’Aterp, “sono loro i proprietari degli immobili e loro devono provvedere al loro mantenimento”. Passa all’unanimità la richiesta della consigliera Aquila Villella della pulizia del fiume Bagni, pulizia che il primo sindaco ha assicurato, “è già iniziata da parte della cooperativa Malgrado Tutto e che non è stata ultimata perché la cooperativa non dispone dei mezzi idonei alla pulizia di alcuni tratti”. “Appena verrà individuato – ha concluso Mascaro – una ditta che dispone di mezzi adeguati la pulizia del fiume Bagni sarà ultimata”. Bocciata invece la mozione del consigliere di Sovranità, Mimmo Gianturco, dal titolo “basta centri d’accoglienza nel territorio lametino”. Il primo cittadino ha tenuto a sottolineare, “i centri sono gestiti da privati, il loro rapporto è con le prefetture non con i comuni. L’amministrazione può solo dare dei beni immobili, il nostro comune non ha mai dato alla prefettura luoghi da adibire a centri d’accoglienza. Il comune di Lamezia ha solo due progetti Spraar, Luna Rossa e Due Soli, tramite partenariato. Non sono soldi del comune ma fondi ministeriali, 15mila euro, che sono una piccolissima parte dei fondi che verranno utilizzati per la comunità lametina”.