Lamezia Terme – “La disattenzione che l’Atwrp nutre nei confronti dei residenti della “Ciampa di Cavallo” di Lamezia Terme è davvero assurda e non concepibile in relazione a quelli che sono, o meglio dovrebbero essere, i compiti, le funzioni e gli obblighi di questo Ente. Non ci dilunghiamo sui sacrosanti diritti dei diversamente abili, degli anziani e dei bambini che in questi luoghi sono pressocché inesistenti”. Lo affermano in un nota congiunta i consiglieri Giancarlo Nicotera e Pasquale Di Spena, del Gruppo Consiliare Udc che aggiungono: “Potrebbe, quindi, apparire strano che si possa ancora provare stupore nel denunciare quanto accade – a causa delle omissioni dell’ATERP – a scapito di coloro che abitano in questo complesso immobiliare non solo in riferimento alla qualità della vita dei residenti, ma anche e soprattutto alla loro sicurezza”.
“Non possiamo – aggiungono – però esimerci dal farlo, in quanto mai potremo rimanere silenti dinanzi ad alcune assurdità. Siamo entrati di sera in uno di questi stabili e siamo stati costretti a salire le scale al buio perché la luce non esisteva, o meglio esisterebbe ma non funziona”. I due consiglieri “costretti a salire per i pianerottoli con la luce del telefonino in mano”, riferiscono di avere “scorto inverosimili aperture nelle porte dell’ascensore, mai ovviamente messo in funzione, anzi solo previsto ma, a quanto appare, mai acquistato”.
“Ciò che ci ha fatto rabbrividire – sostengono Nicotera e Di Spena – non è stato il mancato funzionamento dell’ascensore più volte denunciato, ma la rottura e la parziale inesistenza di alcune porte e la facile possibilità di aprirne alcune. Il pericolo – aggiungono – per un bambino che sfuggisse all’attenzione dei genitori, o ancora che nell’ingenuità dell’età si lasciasse andare a curiosità o giochi pericolosi, è massimo ed assurdo”. A tal proposito Nicotera e Di Spena sottopongono delle domande “agli amici dell’ATERP sono poche e forse brutali, ma sicuramente immediate: quanto vale la vita di un bambino che abita alla “Ciampa di Cavallo”? Esistono bambini di serie A e bambini di serie B? Com’è possibile consentire che ogni giorno qualcuno metta a repentaglio la vita, rischiando di cadere nel vuoto della tromba dell’ascensore? Com’è possibile che alcune porte dell’ascensore siano facilmente apribili ed altre siano quasi inesistenti?”
“Se una persona – si legge ancora nella nota – dovesse cadere nel vuoto della tromba dell’ascensore potrebbe morire o subire gravissime lesioni per sempre. Certo, se dovesse accadere in tanti si straccerebbero le vesti ipocritamente, ma tutto ciò non permetterebbe di tornare indietro. Ed allora, amici dell’ATERP, perché permettere che i bambini di questa Città e in particolare della “Ciampa di Cavallo ” possano correre tali inusitati rischi? E’ da anni – conludono – che ci poniamo domande sull’effettiva funzione e sull’utilità dell’ATERP senza trovare risposte positive, speriamo in un’ inversione di rotta basata sui fatti e non sulle vane parole… “.