Sei mesi di silenzio, sei mesi senza Francesco Pagliuso

pagliuso-francesco-14Lamezia Terme – Dopo sei mesi, ancora nessuna verità sull’omicidio di Francesco Pagliuso, il penalista lametino, assassinato il 9 agosto del 2016 da mani ignote. I familiari e gli amici sono ancora in attesa , di una verità che sia credibile. A sei mesi da quel delitto che sconvolse Lamezia, gli interrogativi restano ancora gli stessi. Chi ha ucciso e perché è stato ucciso Francesco Pagliuso.
A distanza di sei mesi, l’omicidio dell’Avvocato Francesco Pagliuso resta ancora un mistero. Su cosa sia accaduto quella tragica serata del 9 agosto dello scorso anno, in cui uno spietato killer ha esploso tre colpi contro il penalista lametino c’è ancora un potente alone di giallo. Nonostante qualcuno abbia fatto trapelare che potrebbe esserci un pista a sei mesi dalla sua uccisone le indagini non sono in grado di attribuire precise responsabilità per la sua uccisione. Ancora sul tavolo degli inquirenti ci sono troppe domande senza una risposta.
Così lo ricorda oggi un amico:

Oh Francesco Pagliuso. Oh Francesco, Francesco caro Amico, esprimere un pensiero per ricordarti ed onorarti non è facile per niente. Il pensiero ad ogni alba a te mi ricorre rivedendomi ogni giorno in questo ingiusto mondo. Da parte mia o Francesco il pensiero per te c’è sempre : mentre la mente ti pensa il cuore è vulcanico di dolore e rammarico, e così nell’animo memore di ricordi ogni pensiero s’annida lasciandomi con l’urlo crepato in gola. Ogni giorno lo sguardo di chi ti vogliamo bene o Francesco è rivolto verso l’alto cielo ed il cuore continua senza posa ad amarti, mentre quella quotidiana lacrima che esce dai nostri occhi altro non è che un sorriso per te o Francesco. La tua morte fisica altro non è o Francesco che un quotidiano dolore per ~oi che ti abbiamo avuto chi più chi meno al nostro fianco e così amato e stimato. Non ci sono parole o consolazioni al momento che possano alleggerire l’angoscia del tormento della tua fisica morte; almeno io Gianfranco non ne ho, e perciò si continua ad andare avanti con il sorriso sulla bocca e la piaga nel cuore, stretti nella tenaglia del dolore, guardando sempre all’orizzonte alla ricerca di quella luce che da conforto ed è grande speranza di quella verità ogni giorno attesa ed agognata. Tu o Francesco, non sei morto veramente su questa terra finchè ti facciamo vivere quotidianamente nel nostro cuore, ricordando sempre che la morte corporale odora di resurrezione. Chi era l’Avvocato Francesco Pagliuso? Ecco, ve lo dico io -Gianfranco per come l’ho conosciuto: L’Avvocato Francesco Pagliuso , un Principe del Foro non chè un Principe dentro, un Maestro per tutti gli Avvocati della sua generazione. Non è stato solamente un valido e preparato Avvocato; ma soprattutto un Uomo schivo e riservato, Uomo dall’animo nobile e sensibile, Uomo altruista che dell’altruismo ne aveva fatto un senso di impegno quotidiano non chè valore e riscatto per l’altro, in particolar-modo per i detenuti e per quei detenuti che all’interno del carcere studiassero per un diploma o una laurea, qui : l’Avvocato Francesco Pagliuso si spendeva senza posa nel comprare libri di testo per detenuti studenti, non chè libri di romanzi, narrativa e letteratura varia per i detenuti che amassero leggere ed amassero la cultura. Per l’Avvocato Francesco Pagliuso fare tutta quest’opera di bene per i detenuti -era mi diceva” la bomboniera della sua carriera di Avvocato “, ed ancora mi diceva: ” sai Gianfrà, tutto quello che sto facendo, tutto questo bene di libri e del vario materiale scolastico quale penne, quaderni, colori, matite, gomme cancellabili ecc. ecc. di questo genere, dopo Dio solo è soltanto tu lo sai, non lo sanno né i miei in famiglia, ne i miei colleghi Avvocati, ne i Magistrati, perché così voglio che sia, anonimo, non sappia la tua destra cosa ha fatto la tua sinistra”, allora io Gianfranco Palermo, presi ha dirgli : Il Francè, allora se vuoi che lo sappiate solo tu e Dio di quest’opera di bene che fai per i detenuti, perchè me ne parli? “, lui mi rispose: Il perché tu Gianfrà hai un’animo sensibile che dopo Gesù Cristo nessun’altro per me ha, per questo te l’ho confidato “, ed io, Gianfranco Palermo, gli chiesi: Il Francè, dopo tutto questo bene che fai per i detenuti, non ti andrebbe di fargli sapere che sei tu il loro benefattore di libri e corredo scolastico? Non desideri incontrarli e così conoscerli di persona? “, l’Avvocato Francesco Pagliuso così mi risponde: Il Gianfrà, quel giorno che andrò in pensione li incontrerò, intanto tu, mantieni questo che ti ho confidato fino alla tomba “. Se oggi l’ho qui rivelato pur infrangendo una promessa fatta ad un caro sì caro Amico quale l’Avvocato Francesco Pagliuso, l’ho fatto perché tutti possano e possiate sempre sapere che l’Avvocato Francesco Pagliuso non e stato solo un Uomo Avvocato dall’elegante Toga nera che si spendeva nei vari Tribunali, ma è stato soprattutto nonchè in primis un Uomo Uomo, un Uomo dall’animo sensibile, Altruista, nonchè speranza e riscatto di chi speranza non ne aveva più. In breve vi racconto: Il per un anno intero, ho lavorato nel parcheggio di fronte la Corte D’Appello di Catanzaro, e presso il parcheggio dove io lavoravo, qui, l’Avvocato Francesco Pagliuso, tutte le mattine, tranne quando l’Avvocato Francesco Pagliuso non aveva udienze presso la suddetta Corte di Appello, oppure era a Roma, Lui, mi portava un cornetto caldo ed un caffè se era di inverno, mentre d’estate un cornetto ed un succo di frutta fresco, tutto questo prima che l’Avvocato Francesco Pagliuso si recasse in Corte di Appello”. Per non starvi ha raccontare quante volte mi ha portato nei bar di Catanzaro, o di Lamezia Terme e tra un caffè ed un cornetto ci scambiavamo brevi discorsetti . Ecco chi era, chi è stato l’ Avvocato/Amico Francesco Pagliuso per me Gianfranco Palermo cittadino Lametino, che qui ho scritto in memoria dell’Avvocato/Amico Francesco Pagliuso.

L’ho fatto, perché la memoria come i sentimenti, non si devono mai deprimere, è nessuna cesoia dovrà mai tarparli.
Per tè o Amico mio Francesco, per tè o Awocato Francesco Pagliuso, per tè che fisicamente non sei più …
Per tè o Amico mio Francesco, per tè o Awocato Francesco Pagliuso, per ricordare che il tuo ricordo non si riduce ad un solo giorno, ma rimane indelebile ogni singolo giorno del nostro tempo senza di Te.
Ma tu o Amico mio Francesco, ma tu o Awocato Francesco Pagliuso, sempre sarai ovunque noi siamo.

Con animo memore e riconoscente, tuo sempre amico Gianfranco Palermo.