Tina Anselmi, storia di una passione politica

convegno-anselmiLamezia – Si è tenuto ieri pomeriggio presso il Teatro Umberto, in occasione della Giornata Internazionale della donna, il convegno Storia di una passione politica – Tina Anselmi, con Anna Vinci– prefazione Dacia Maraini: incontro nato dalla sinergica collaborazione delle associazioni Uniter, Fidapa e Soroptimist, che mirano insieme alla crescita culturale e consapevole della città di Lamezia Terme.
Un appuntamento unico in Calabria, grazie anche al patrocinio del Comune di Lamezia, per ricordare Tina Anselmi e il suo ruolo importante nella storia d’Italia: partigiana, sindacalista e deputata, prima donna ad aver ricoperto la carica di ministro della Repubblica in Italia, autrice e relatrice di molte leggi a tutela della donna e della famiglia. Ci sono voluti 30 anni dalla promulgazione della Costituzione repubblicana alla prima donna ministro, Tina Anselmi, che mostrò a tutti che le donne erano pronte ad assumere incarichi politici di responsabilità e lottò tutta la vita per la parità dei sessi. La storia della conquista della libertà in Italia attraverso le donne.
A moderare Costanza Falvo D’Urso, vice presidente dell’Uniter, che introduce leggendo uno scritto del pensiero della Anselmi sulla democrazia. Di fianco, al tavolo dei relatori, la presidente della Fidapa Angela De Sensi Frontera, che afferma come “i talenti delle donne siano una vera e propria risorsa sociale e politica per tutta una comunità. La democrazia convegno-anselmi1come elemento essenziale per garantire pari diritti senza alcun tipo di discriminazione”.
Oggi, si colgono segnali inquietanti di passi indietro nel mondo del lavoro e nel costume sociale. Convivono due Italie: quella, luminosa, di donne ai vertici della cultura, della scienza e delle capacità umane; quella, oscura, del femminicidio, della violenza di genere, del dramma del lavoro. Questa è la ragione per cui abbiamo scelto di ricordare alcune “donne della libertà”
A relazionare anche la presidente del Soroptimist Lucia Greco, che sottolinea come la figura di Tina Anselmi favorisca un avanzamento della posizione in generale della donna: per questo è importante mantenere sempre viva l’attenzione sul tema.
Ospite del convegno è stata Anna Vinci, giornalista e biografa di Tina Anselmi. Insieme raccontano “la storia di una donna straordinaria: imperativo che pare essersi disperso nel panorama politico odierno.” La giornalista ringrazia la città di Lamezia Terme per averla voluta all’incontro e per la sensibilità avuta nel ricordare un personaggio così importante.
In memoria di Tina Anselmi, prima donna che ricoprì la carica di Ministro della Repubblica Italiana con delega al lavoro e con l’intento di mettere al centro per questo 8 marzo anche il convegno-anselmi2tema donna e lavoro. Definita come “la Donna che valeva mille uomini” Questo ricordando in particolare l’attività dell’onorevole Anselmi come giovanissima staffetta partigiana, di sindacalista, di madre della legge sulle pari opportunità, di ministra, di principale autrice della riforma che introdusse il Servizio sanitario nazionale e di guida esemplare della Commissione parlamentare d’inchiesta sulla Loggia P2.
Per tre volte sottosegretaria al ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale, dal 29 luglio 1976 è ministra del lavoro e della previdenza sociale nel governo Andreotti III: un fatto storico, perché l’Anselmi diventa la prima ministra in Italia. Dopo quest’esperienza è anche ministra della sanità nei governi Andreotti IV e V. Ed è stata fra coloro che elaborarono la riforma che introdusse il Servizio Sanitario Nazionale.
Tina Anselmi, inoltre, decise da che parte schierarsi quando, giovanissima, vide un gruppo di giovani partigiani portati al martirio dai fascisti che li impiccarono. Divenne così staffetta della brigata autonoma “Cesare Battisti” e del Comando regionale del Corpo Volontari della Libertà. Nel 1944 si iscrisse alla DC e non si era ancora laureata in lettere all’Università Cattolica di Milano.
La giornalista, parla fondamentalmente della Anselmi come una donna sempre “presente e convegno-anselmi3ironica”, amava essere tra le persone “affrontando la realtà con naturalezza”, così come le diceva con il suo accento veneto. Alto era il suo senso di giustizia e di rispetto della dignità umana; si era sempre sentita dalla parte giusta, fino a quando non viene rapito Aldo Moro”.
Non è di poco conto ricordare quell’anniversario della prima donna ministro in un Paese che oggi vede un sessismo strisciante nei confronti delle donne impegnate in politica. Quarant’anni fa Tina Anselmi ci diceva che le donne erano pronte da tempo ad assumere sulle loro spalle il peso delle responsabilità pubbliche, oltre tutti i pregiudizi.
All’importante evento sono stati presenti il sindaco di Lamezia Terme Paolo Mascaro, l’assessore alla cultura Graziella Astorino, il presidente dell’Università della terza età e del tempo libero Italo Leone e il s.e. il vescovo emerito, Vincenzo Rimedio.
“Viviamo purtroppo ancora in un mondo di barbarie. Bisogna andare verso la civiltà solidale. L’universo femminile come denominatore di cultura”. Il sindaco Mascaro elogia poi “molte doti femminili come vera possibilità di progresso”.
Paola Gallo