Sacal: Sinistra Italiana commissione svelerà come è stata gestita

SaCal-600x450ingressoLamezia Terme – “L’arrivo della commissione di accesso alla Sacal è il punto culminante di una vicenda che parte da lontano. In particolare con l’ultima operazione Eumenidi, si è scoperchiato un sistema “malato”, che ha fatto della società di gestione del principale aeroporto calabrese un terreno di interessi opachi e connubi affaristici tra alcuni gruppi imprenditoriali e pezzi della politica regionale. Addirittura adesso si deve verificare la presenza in questo sistema anche di gruppi criminali. Ora sarà la commissione a portare alla luce come è stata gestita la Sacal fino ad oggi”. Lo sostiene in un nota il Circolo Sinistra Italiana Lamezia Terme che nell’affermare che “l’invio di due commissioni di accesso antimafia nella nostra città, prima al comune di Lamezia, terza città della Calabria, e poi alla Sacal, nel giro di tre settimane, segnano una bruttissima pagina”.
Per il Circolo Sinistra Italiana Lamezia “sono il segnale allarmante della deriva etica della nostra regione”. Facendo riferimento all’amministrazione guidata da Gianni Speranza ricorda che “dopo l’operazione Perseo, aveva rivelato il rischio di infiltrazioni delle cosche lametine nella Sacal, ed aveva “chiesto l’azzeramento del cda”. Sinistra Italiana Lamezia nel ricordare questo aspetto dimentica però che nell’ambito della stessa Operazione si far riferimento anche alle infiltrazioni mafiose all’interno del consiglio comunale, pero l’amministrazione “Speranza” in questo caso non ha chiesto l’azzeramento del consiglio comunale. Comunque ora per il Circolo Sinistra Italia di Lamezia Terme “l’invio della commissione, che ora metterà al vaglio tutto ciò che riguarda le precedenti gestioni, è già segnale chiaro di una situazione con elementi fortemente compromissori, che evidenziano quanto la nostra forza politica ha denunciato più volte negli anni passati: gli appetiti dei clan sulla Sacal, il numero esorbitante di assunzioni fatte nella più totale discrezionalità senza ricorrere alle procedure selettive previste dalla legge, la totale assenza di trasparenza su appalti e consulenze”.