Lamezia: Bausone, la Multiservizi non rispetta parita’ di genere

Lamezia Terme – “Il Sindaco di Lamezia Terme continua a prendere tempo”. E’ quanto afferma Alessia Bausone, Vice-Presidentessa Associazione Donne Giuriste Italia – sezione Catanzaro, in merito alla parità di genere nella Multiservi. Per la Bausone, “la società partecipata al 91% dal Comune, Lamezia Multiservizi S.p.a., non rispetta la legge Golfo-Mosca sulle quote di genere negli organi amministrativi e di controllo”. Insomma per la Vice-Presidentessa Associazione Donne Giuriste Italia – sezione Catanzaro,
“mancano le donne e il Sindaco lo sa, essendo stato più volte sollecitato ad intervenire su una questione non di poco conto: si parla di violazioni palesi della normativa vigente (legge 120/2011) e del regolamento attuativo (D.P.R. 251/2012). A gennaio ricorda la Bausone – in Consiglio comunale aveva riferito che:”c’è stato un mancato coordinamento tra le parti, la discrasia esiste dal 2013 per il collegio sindacale, più recentemente nel C.d.a. In entrambi i casi bisogna concertare tra i vari soci per addivenire ad una soluzione condivisa””. Sempre a giudizio della Bausone “lo statuto della società, in primis, dovrebbe contemplare espressamente le quote di genere ma, leggendolo, negli articoli 13, comma 3 sulla nomina dei consiglieri di amministrazione e 16, comma 6 sulla nomina dei sindaci non vi è alcun riferimento in tal senso. E’ stata proposta una modifica per renderlo conforme alla legge?
Il Consiglio di amministrazione e il collegio sindacale dovrebbe essere composti da un terzo di donne (in realtà, si parla di “sesso sottorappresentato”)”. Poi, sempre per la Bausone, “gli stessi organi hanno l’obbligo di comunicare al Presidente Gentiloni o alla sottosegretaria Boschi,quale delegata alle pari opportunità, la mancanza di equilibrio tra i generi, ma non risulta che Giuseppe Costanzo o Smaraldo Polopoli abbiano sollecitato gli organi che presiedono al rispetto della legge”. Secondo la Vice-Presidentessa Associazione Donne Giuriste Italia “quello che forse il Sindaco trascura è che il Dipartimento nazionale per le pari opportunità sta predisponendo la costruzione di un apposito database di identificazione anagrafiche di tutte le società pubbliche assoggettate agli obblighi e dal 2014 ha un piano di vigilanza sul rispetto della normativa (Tra il febbraio 2014 e il maggio 2016 a livello nazionale sono stati avviati 196 procedimenti d’ufficio e 48 su segnalazione)”. Infine la Bausone è convinta che la “conclamata illegittimità degli organi di Lamezia Multiservizi S.p.a. può portare alla loro decadenza. Una decadenza frutto della concezione della donna come problema e non come risorsa”.