Processo Perseo, Corte Appello rimette in liberta’ imputati

Lamezia Terme – La corte di assise di appello di Catanzaro su conforme richiesta dei difensori degli imputati ha revocato l’ordinanza,  emessa circa un anno fa,  di ripristino della custodia in carcere per gli imputati assolti in primo grado e condannati in appello. I protagonisti delle decisioni dei giudici di Appello sono Giuseppe Ammendola, difeso dagli avvocati Careri e Spinelli, Emiliano Fozza difeso dagli avvocati Careri e Giuseppe Gervasi, Pino Strangis difeso dall’avvocato Careri, Gino Strangis difeso dagli avvocati Spinelli e Staiano, Carmine Vincenzo Notarianni difeso dall’avvocato Canzoniere, Antonio Muraca e Antonio Fragale, difesi dall’avvocato Larussa. In primo grado avevano superato indenni il giudizio in quanto furono assolti con il rito abbreviato, ma davanti al giudice di Appello dopo il ricorso formulato dalla Procura Distrettuale di Catanzaro, furono condannati e per questo tratti in arresto nell’ambito della cosiddetta operazione “Perseo 2” . Ora sulla base del recente annullamento della sentenza di condanna da parte della suprema corte di cassazione ottenuto lo scorso 14 luglio che ha provocato il venir meno del titolo giurisdizionale in forza del quale era stata ripristinata la custodia in carcere, tornano in libertà le figure di “Perseo 2”, cioè Giuseppe Ammendola, Emiliano Fozza, Pino Strangis, Gino Strangis, Carmine Vincenzo Notarianni, Antonio Muraca e Antonio Fragale.

 

 

 

 

,