Lamezia: Scordovillo, Mtl propone “daspo urbano” ed espulsione dalla città

Lamezia Terme – “La questione del campo abusivo di Scordovillo ha raggiunto un’indice emergenziale non più sopportabile e giustrificabile, in quanto si assiste ad un continuo attentanto alla salute pubblica paragonabile ad un atto terroristico. Già in passato, ci siamo occupati più volte di questo argomento non trascurabile tramite presidi, comunicati stampa e anche con una raccolta firme. E’ chiaro a tutti che a supporto del Comune è necessario un pool interforze sovracomunali. In “tempi non sospetti”, abbiamo realizzato un progetto, consegnato nel luglio 2015 all’ Amministrazione Comunale”. Lo affermano in un comunicato congiunto il consigliere comunale di Mtl, Massimo Cristiano e il Coordinatore cittadino Fernando Giacomo Isabella, che evidenziano come sia “chiaro a tutti che a supporto del Comune è necessario un pool interforze sovracomunali”. Gli esponenti di Movimento Territorio e Lavoro parla di “daspo urbano”, “che permette l’allontanamento dalla città di chi si rende artefice anche di reati ambientali, tale iniziativa, emersa con il Decreto legge sulla sicurezza del 10 Febbraio 2017(Decreto Minniti) che può partire già da domani con una ordinanza sindacale”.
Mtl ribadisce, poi, quali fossero i punti del progetto di sgombero, inserito nel programma elettorale: “costituire un pool comunale di amministrativi, dipendenti comunali capaci e motivati che abbraccino i seguenti settori: ufficio tecnico, patrimonio, politiche abitative, polizia locale che si dedichino esclusivamente a questa problematica, alle dirette dipendenze del Sindaco/ Assessore o suo delegato; Censimento reale dei rom stanziali a Scordovillo e residenti, suddivisi per container (cosa che già avviene); Bloccare la concessione di residenza presso Scordovillo (cosa che già avviene); Procedere al distacco delle forniture elettriche ed idriche a carico del Comune; Stabilire a fronte delle 60 famiglie originarie disclocate negli anni ‘70 a Scordovillo, chi rientra a pieno titolo nel subentro dell’utilizzo del container a loro tempo affidato; verificare la problematica economica e patrimoniale di ciascun nucleo familiare con l’ausilio degli organi preposti (Guardia di Finanza), per valutare la necessità economica che presuppone una preferenza nell’assegnazione o all’assistenza; monitorare continuamente il campo per evitare la realizzazioni di altre baracche e piantonare (check point) le via d’accesso h24 evitando l’accesso ai non residenti”. Mtl propone poi di verificare se si siano stanziate altre famiglie nel campo rom e se alcuni assegnatari delle case di edilizia popolare a Ciampa di Cavallo e San Pietro Lametino abbiano quella che Mtl chiama “doppia occupazione”. Propone poi di “Promuovere un pool interforze sovracomunale per valutare se esistono alloggi non utilizzati da tempo di proprietà dell’Aterp, nell’ ambito del distretto del Tribunale in quanto il Comune di Lamezia Terme non ha alloggi disponibili; individuare un’area di proprietà comunale dove collocare momentaneamente i vari nuclei familiari attualmente allocati in Scordovillo”, e la proposta del Movimento si orienta a quelli di Pian del Duca. Secondo i due esponenti di Mtl, “A nulla sono valse le politiche d’integrazione portate avanti dalle varie amministrazioni comunali”.