Lamezia: Acu e Ai promuovo raccolta firme contro Multiservizi

Lamezia Terme – L’Associazione Consumatori Utenti, ACU-Calabria, ed Azione Identitaria, “ciascuno nel rispetto dei propri scopi sociali, ma entrambe nel primario interesse dei diritti del cittadino”, rendono noto che “hanno organizzato una raccolta di firme finalizzata all’invio di una diffida alla Lamezia Multiservizi affinchè provveda immediatamente al rimborso, in favore di tutti i cittadini titolari di utenza idrica, di quanto pagato per la fornitura dell’acqua non erogata a causa di interruzioni”. Con la stessa raccolta di firme, spiegano, Acu e
Azione Identitaria Calabria, chiedono “alla Lamezia Multiservizi, in applicazione della legge, di non inserire più nelle fatture i consumi stimati”. Per i promotori della raccolta firme “la Lamezia Multiservizi, da più di due anni, con regolare cadenza settimanale, interrompe per giornate intere o per diverse ore l’erogazione dell’acqua potabile, spesso anche senza il dovuto preavviso. Tale sistematica interruzione, non occasionale e non dovuta a fatti eccezionali, ha provocato e sta provocando nella cittadinanza gravi disagi”. E secondo Acu e Azione Identitaria Calabria, in tali casi,”la legge e la giurisprudenza consentono ai cittadini di reclamare e di vedere soddisfatti i propri diritti”. Anche perché spiegano “se da un lato il cittadino ha il dovere di pagare le fatture per la fornitura idrica, dall’altro la Lamezia Multiservzi ha il dovere di restituire ai cittadini la somma corrispondente ai giorni di mancata erogazione dell’acqua. Il cittadino, spesso vessato, che ama lamentarsi delle cose che non funzionano, senza timore deve reclamare i propri diritti anche nei confronti della pubblica amministrazione, nei casi in cui la gestione dei servizi pubblici è carente o di qualità inferiore a quella prevista dai contratti”.

Acu Calabria e Azione Identitaria, fanno sapere che “stanno predisponendo una diffida che verrà inviata alla Lamezia Multiservizi chiedendo l’immediato rimborso di quanto illegittimamente incassato per l’acqua non erogata. La Lamezia Multiservizi verrà – aggiungono nel comunicato – anche diffidata ad inserire nelle fatture l’esatto consumo di acqua e a non richiedere ai cittadini il pagamento per i consumi stimati.
Anche in questo caso la legge e le sentenze della Corte di Cassazione obbligano gli enti gestori a richiedere il corrispettivo per l’esatto consumo di acqua, previa lettura effettiva dei misuratori”. ACU e Azione Identitaria ”invitano tutti i cittadini ad alzare la testa, a reclamare per la tutela dei propri diritti e partecipare all’iniziativa apponendo una firma presso i punti di raccolta organizzati”. La raccolta avrà inizio sabato 7 ottobre su corso Nicotera, isola pedonale, di Lamezia Terme. I promotori, alla presenza del presidente ACU – Calabria, avvocato Sergio Tomaino, saranno presenti con un gazebo per informare i cittadini lametini sui diritti da pretendere per quanto riguarda la pessima gestione del servizio idrico a Lamezia.