Omicidio avvocato Pagliuso, probabilmente ad una svolta indagini

Lamezia Terme – Fra pochi giorni ricorrerà il quindicesimo mese da quel tragico 9 agosto 2016, giorno in cui fu assassinato, nel giardino della sua abitazione, l’avvocato Francesco Pagliuso.
Ancora non si conosce il movente della sua morte, ma solo le dinamiche del suo omicidio.
Ma le indagini non si sono mai fermate e non è escluso che in questo frangente possano emergere elementi che siano capaci di portare alla identificazione del Killer e dei suoi eventuali complici. Killer che, una volta identificato, potrebbe riferire agli investigatori il mandante dell’efferato delitto che, secondo alcune indiscrezioni, sarebbe legato alla professione del penalista lametino .

In questi mesi parenti e amici stanno vivendo tutto il male del mondo.
Francesco Pagliuso, 43 anni, fu assassinato nella notte a colpi d’arma da fuoco.
L’agguato si verificò in via Marconi, tra i quartieri Nicastro e Sambiase, luogo dal quale il nove maggio scorso partì una fiaccolata per ricordare Francesco, ma anche per stimolare chi sta indagando per scoprire la verità sull’assassinio dell’avvocato Pagliuso, impegnato come difensore in diversi processi di mafia, quali i noti Andromeda, Perseo, Chimera e Nettuno.
Purtroppo la verità sulla morte di Francesco “è ancora lontana”, ma non è detto che molto presto qualcuno fornirà gli opportuni elementi che consentiranno agli investigatori di ricostruire la scena del crimine e comporre definitivamente il quadro indiziario.

Quel nove agosto dello scorso anno l’avvocato Pagliuso si trovava nel giardino di casa, ancora all’interno della sua autovettura, quando una persona si avvicinava e gli sparava alcuni colpi d’arma da fuoco.
Il delitto sarebbe avvenuto intorno alle 22,30, ma solo intorno alle 3,30 del giorno dopo, rientrando, i familiari di Pagliuso trovarono il cadavere nell’auto ed diedero l’allarme.
Francesco Pagliuso, noto e stimato professionista, segretario della Camera Penale di Lamezia Terme, nonostante la sua giovane età era considerato tra i più valenti penalisti italiani e, già da diversi anni, si occupava di casi importanti patrocinando in processi che riguardavano la criminalità organizzata.