Catanzaro: il crac Securpol mette in crisi 70 famiglie
Lamezia Terme – “A seguito delle vicissitudini che interessano la Securpol Group per un CRAC finanziario di oltre 100 milioni di Euro, dove per ben 5 mesi i dipendenti stoicamente hanno continuato a coprire i servizi senza percepire nessun stipendio ed a tutela dei propri clienti, ora vi è anche l’opera di sciacallaggio da parte di alcuni istituti concorrenti, che tentano di approfittare del momento di difficoltà della Securpol .
In tutte le filiali d’Italia vi sono azioni di sabotaggio e in particolare in quella di Catanzaro si lamentano perdita di clienti ad opera di “ex dipendenti infedeli” che fomentati da promesse di assunzione di altri Istituti di Vigilanza concorrenti, sottraggono clienti frodando anche gli stessi dichiarando un fallimento inesistente di Securpol, minacciano le guardie, e compiendo azioni di manomissioni su apparati di allarme presso i clienti, mettendo anche loro in possibili guai con la legge, che credono alle falsità dette da questi sciacalli col fine appunto di screditare Securpol ed accaparrarsi il cliente.
Ovvio che le persone che hanno sottratto illecitamente i clienti, portandoli al loro nuovo padrone, stanno mettendo in difficoltà i dipendenti che oltre ad essere provati per la mancanza delle retribuzioni, che finalmente da ottobre hanno cominciato a percepire nuovamente e che vede un azienda verso il risanamento, rischiano la salvaguardia occupazionale.
Su quest’ultimo tema grazie alle rappresentanze sindacali della filiale di Catanzaro che si sono battute facendo denunce contro lo sciacallaggio riuscendo a far rallentare i malfattori che per la loro ingordigia ed egoismo mettono in pericolo 70 famiglie che per la maggiore sono dipendenti dallo stipendio Securpol in quanto monoreddito.
Ancora oggi questi ex dipendenti facendosi beffa della legge e dalle denunce fatte dagli RSA dell’azienda presso il Procuratore della Repubblica Dr. Nicola Gratteri continuano imperterriti a fare sciacallaggio e continuando a frodare i clienti dichiarando un fallimento INESISTENTE o di assorbimento di personale che no c’è e non c’è mai stato.”
Lamezia Terme – “A seguito delle vicissitudini che interessano la Securpol Group per un CRAC finanziario di oltre 100 milioni di Euro, dove per ben 5 mesi i dipendenti stoicamente hanno continuato a coprire i servizi senza percepire nessun stipendio ed a tutela dei propri clienti, ora vi è anche l’opera di sciacallaggio da parte di alcuni istituti concorrenti, che tentano di approfittare del momento di difficoltà della Securpol .
