Lamezia: presentata la storia delle città di Scardamaglia

Lamezia Terme – Davanti ad un pubblico interessato e competente, il maestro Gianni Scardamaglia ha presentato, alla scuola media Pitagora di viale Primo Maggio a Nicastro, il libro “La storia di Lamezia Terme”. Tra il pubblico erano presenti i due ultimi sindaci della città, Mascaro e Speranza, il consigliere uscente Magno, Costantino Fittante, il professore Gigi Saladino e tanti docenti e amici dell’autore. La serata è stata condotta dalla giornalista Ketty Riolo la quale, in apertura, ha illustrato le varie sezioni che compongono il libro con la solita brillantezza e con un linguaggio molto pertinente. Poi ad intervenire è stata Teresa Bevilacqua, dirigente dell’Istituto Perri/Pitagora. La dirigente ha sottolineato la figura dell’autore conosciuto nelle vesti prima di docente e poi di autore di libri di carattere scolastico quali “Il maestro G., le riforme e la Gelmini” del 2010 e poi di “Cuore 2017” del marzo scorso. Inoltre, la dirigente Bevilacqua ha spiegato che il “maestro Gianni” ha scritto il libro con il linguaggio semplice e lineare che gli deriva dall’attività che ha fatto sempre con passione e facendo trasparire, tra le pagine, il grande amore che prova per la cittàe la positività sulle prospettive future. Poi è stata la volta del professore Pingitore, che si è soffermato sull’esperienza studentesca degli anni sessanta, sulle abitudini dei giovani di allora e sull’importanza della fondazione della città. Il dirigente scolastico Vincenzo Saladini, da parte sua, ha sottolineato la grande idea che ha rappresentato la nascita di Lamezia Terme in quella fase storica. Poi, dopo un breve escursus su quelle che rappresentano le sezioni più interessanti del libro, ha citato Benedetto Croce e il filosofo Gohete eha paragonato la città di Lameziaa quelle città contraddittorie, come Napoli e Palermo, che da taluni aspetti sono meravigliose e all’interno presentano problemi endemici e difficilmente risolvibili. In chiusura, l’intervento dell’autore, che ha spiegato i motivi che lo hanno spinto a scrivere il libro, ha dato i giusti meriti a Perugini che, a suo dire, aveva una veduta ampia della politica e, infine, si è detto certo che Lamezia Terme presto riuscirà ad acquisire la mentalità della città e riuscirà ad avere quello sviluppo che il suo fondatore aveva sognato.