Lamezia: festeggiati al Teatro Grandinetti i 50anni del comune

Lamezia Terme – I festeggiamenti dei 50 anni della nascita di Lamezia Terme hanno visto l’inizio ufficiale delle celebrazioni con l’inno di Mameli e l’inno pop-rock arrangiato dall’Accademia Bruzia, oggi pomeriggio, al Teatro “Grandinetti”.
Nonostante lo scenario di sottofondo resta quello di una città commissariata per la terza volta, proprio nel suo 50 esimo anniversario, l’evento, presentato e coordinato dalla giornalista Maria Scaramuzzino, vuole ripercorrere l’unità di Nicastro, Sambiase e Sant’Eufemia, ufficialmente sancita il 4 gennaio 1968 su intuizione di Arturo Perugini.
Il primo a prendere la parola è il presidente del Comitato Basilio Perugini, figlio di Arturo: “Lamezia è di sicuro una città sfortunata. In 50 anni non è riuscita del tutto a realizzarsi, ma di certo non è quella che viene dipinta in questi ultimi tempi. Lamezia non è una città mafiosa, è una città fatta di gente onesta. Sono stato chiamato a servire la mia città, pur consapevole delle tante difficoltà. Ma se c’è la forza – ha concluso – se c’è la speranza, la città può reagire seguendo la stella della legalità, il rispetto delle istituzioni e delle persone. Andremo avanti nonostante il momento difficoltà, e con questa nostra attività, creeremo una scintilla che ci farà risorgere”. Questo il grido del Presidente del Comitato.
Nel corso della cerimonia è stato presentato il quadro commemorativo dedicato al dottor Franco Zofrea, scomparso nel 2016: l’opera è stata donata dal notaio Francesco Notaro all’ospedale “Giovani Paolo II” di Lamezia, dove il dottor Zofrea è stato primario per molti anni. A commemorarlo, anche il direttore generale dell’Asp Giuseppe Perri, e il fratello, l’Avv. Zofrea, che lo ricorda come “un grande lametino, un lametino convinto”.
A seguire, tutte le premiazioni alle scuole per il“Cinquantenario di Lamezia Terme”, il concorso lanciato appunto per le scuole cittadine. A ritirare i riconoscimenti, l’istituto comprensivo Sant’Eufemia, Istituto Nicotera-Costabile; Istituto comprensivo Don Bosco, Istituto Perri-Pitagora; Liceo scientifico Galilei, Istituto Da Vinci, Istituto tecnico tecnologico. Elaborati grafici e multimediali, lavoratori, poesie e raccolte significative dei cinquant’anni della città reinterpretati dagli studenti.
È stato anche consegnato il premio al vincitore del logo ideato in occasione del 50 esimo anniversario, Daniele La Scala, che salito sul palco, e non soffermandosi sulle polemiche relative alla scelta del logo, ha spiegato direttamente il significato dello stesso, e quello che è stato il suo lavoro.”Oggi non vogliamo dare adito alle polemiche”, afferma Sebastiano Sofi, vicepresidente del Comitato, “la Commissione ha espresso un parere insindacabile, non c’è altra questione da aprire”.
Giusto e doveroso il pensiero rivolto al professore Tonino Iacopetta: componente del Comitato, intellettuale, attento studioso, docente, poeta e scrittore, profondo conoscitore del territorio, scomparso nei giorni scorsi. Descritto da Basilio Perugini come “una persona di squisitezza e di una gentilezza eccezionale. Sempre in punta di piedi, sempre presente e propositivo”.
Presentato anche il premio “Il lametino dell’anno”, che verrà assegnato dal 4 gennaio 2019, nato da un’idea di Salvatore De Biase. In conclusione, a sorpresa, tutti i componenti del Comitato, si sono riuniti in platea attorno ad Antonio Saffioti, vicepresidente di Fish Calabria e giovane attivista lametino.
La seconda parte dei festeggiamenti è ripresaalle 20:45, sempre al teatro Grandinetti, con la premiazioni di sei lametini illustri che si sono distinti, nel tempo, a livello nazionale ed internazionale, e il concerto dell’Orchestra Giovanile della Calabria, diretta dal Maestro Ferruccio Messinese.
In prima fila erano presenti i Commissari Prefettizi, il Prefetto di Catanzaro Luisa Latella, il Vescovo Cantafora, e molte autorità civili e militari. Dirigenti, docenti, e alunni delle scuole che hanno partecipato al concorso.
Nella giornata celebrativa della città di Lamezia, c’è stata anche, alle 18:30 presso la Cattedrale, la cerimonia di commemorazione in ricordo dei coniugi Aversa: nonostante debba essere un giorno di festa, non può che esserci negli occhi quel velo di tristezza, nel ricordo del brutale duplice omicidio del Sovrintendente della Polizia di Stato, Salvatore Aversa, e di sua moglie Lucia Precenzano.
Paola Gallo