Lamezia: Castello Normanno Svevo chiuso per burocrazia

Lamezia Terme – ( a cura di Giancarlo Nicotera, Enrico Costantino e Pasquale Di Spena – Patto Sociale) – “Già da diverso tempo il Castello, possibile ed importante mèta turistica ed attrattiva, è chiuso.
Ciò, nonostante le insistenze e le rimostranze di Associazioni come Italia Nostra o “Natale Proto”, turisti, cittadini e Consiglieri comunali.
Fu chiuso perché la burocrazia comunale opponeva la mancata sicurezza dei parapetti che guidano i percorsi pedonali.
Come Consiglieri comunali più volte ribattemmo che dei parapetti in legno, con gli opportuni accorgimenti tecnici e di rafforzamento, avrebbero abbinato la sicurezza con l’estetica.
Rilevammo, nel contempo, che la spesa economica per la messa in opera sarebbe stata assai limitata anche perché il lavoro avrebbero potuto farlo, sotto la direzione del personale tecnico preposto e con precipue prove di carico, gli operai comunali ed allora anche dei lavoratori socialmente utili.
La Dirigenza e gli uffici competenti ci risposero che occorreva invece mettere delle balconate in ferro e quindi seguire tutto un iter con apposito bando e costi decuplicati.
Insistemmo nelle nostre giuste ed opportune ragioni, ma ogni tentativo fu vano, la replica fu secca: la sicurezza si ottiene solo con i parapetti in ferro.
Sapevamo e sappiamo che non è così, tanto é che in tantissimi posti d’Italia e del mondo esistono balaustre in legno, specie nei luoghi storici e di montagna.
Giusto per rimanere in Calabria, anche nel Parco Nazionale della Sila, attenzionato dal Corpo Forestale dello Stato e dal Reparto Carabinieri Biodiversità, i percorsi pedonali predisposti anche per i non vedenti e per i diversamente abili hanno per la loro sicurezza dei parapetti in legno.
Addirittura la sede stradale pubblica che porta al Parco ha molti guardrail (atti alla tutela degli automezzi e dei loro passeggeri) in legno.
Nonostante la burocrazia comunale non se ne sia magari accorta facciamo sommessamente notare che l’estate è oramai alla porte.
Rendere il Castello fruibile sarebbe un qualcosa di bello ed utile anche per il nostro turismo e per le attività connesse.
Non si vive solo di divieti e di chiusure.
Invero, mentre nei Parchi Nazionali la normativa è una, nella nostra Città, o meglio per la burocrazia comunale, forse è un’altra o è diversa.
Senza alcuna polemica rileviamo che amministrare significa indicare ed offrire soluzioni e non solo chiusure, ma la nostra burocrazia forse questo non lo sa o non lo sa cogliere”.
Giancarlo Nicotera, Enrico Costantino e Pasquale Di Spena – Patto Sociale