Lamezia: altro riconoscimento per “Il caso Aversa” di Cannone

Lamezia Terme – Altro importante e significativo riconoscimento per il libro del giornalista e scrittore di Lamezia Terme, Antonio Cannone che con “Il caso Aversa tra rivelazioni e misteri” si è aggiudicato il terzo posto nella sezione saggistica del Premio nazionale Fortuna di Bari. Dopo essere giunto in finale, fra una rosa di libri ampia, il saggio di Cannone ha conquistato – “perché ben scritto e ben documentato” – il podio confermando l’importanza di “un lavoro serio e attento incentrato su uno dei casi che hanno maggiormente sconvolto l’opinione pubblica calabrese e nazionale”. Ovvero, il duplice omicidio del sovrintendente di polizia, Salvatore Aversa e della moglie, Lucia Precenzano avvenuto a Lamezia Terme. Di rilevanza i giuranti che hanno riconosciuto il merito di un’opera di “grande impatto sociale”. Ricordiamo fra essi, nella sezione saggistica, Giuseppe Cascella, presidente Commissione cultura del Comune di Bari, Lino Patruno, giornalista e scrittore, già direttore della Gazzetta del Mezzogiorno e Antonio Uricchio, Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Bari. Oltre alla presenza fra gli altri giurati del premio di Federica Angeli, giornalista di Repubblica. Cannone ha ringraziato la giuria e l’organizzazione del premio, in particolare Maria Passero e Mariella Lippo dell’Associazione colturale Artemisia “per il prestigioso riconoscimento e per la sensibilità avuta nel premiare un libro che tratta un argomento scottante e sempre di grande attualità come l’incidenza della criminalità organizzata nelle istituzioni. Un libro che ricorda il sacrificio di un servitore dello Stato e di sua moglie e che, per quanto riguarda le implicazioni con il vissuto sociale e culturale calabrese e non solo, è di estrema attualità. E questo anche in virtù delle connivenze con ampi settori della politica”.