Lamezia: Carito(Pd) “la cultura è un bene comune primario”

Lamezia Terme – “Assistere a spettacoli teatrali, di qualunque tipo, affascina e impressiona, accresce e fa riflettere, aiutando a comprendere meglio il presente ed è un elemento indispensabile per la cultura di una comunità e, soprattutto, delle giovani generazioni”. Lo afferma in una nota Francesco Carito(Pd), commentando l’annullamento della stagione teatrale a Lamezia per la chiusra dei teatri lametini.
“Ora parrebbe, invece, che la stagione 2018/2019 – aggiunge – non possa proprio partire. I ragazzi coi voti migliori delle scuole lametine non potranno seguire gratuitamente “I Vacantusi” al Costabile e il teatro non sarà contemplato in progetti di alternanza scuola-lavoro. Inoltre, non potremo assistere a spettacoli con artisti anche di caratura nazionale e internazionale come Raul Bova e Luca Barbareschi al Grandinetti”. “Come non ricordare – prosegue – che proprio lì, la precedente stagione teatrale, che ad ogni serata registrava il tutto esaurito, era stata dedicata da Ama Calabria al 50° anniversario della città come concreto segno del forte e indissolubile legame che la lega al territorio. E pensare – prosegue l’esponente del Pd – che stessa attività teatrale del Grandinetti è stata qualificata dalla terna commissariale in una delibera dello scorso maggio come “di rilevanza economica”, elemento non di poco conto quando si ha un’ottica dove i bilanci hanno assoluta priorità. Diceva – conclude Carito – il maestro Claudio Abbado che “La cultura è un bene comune primario come l’acqua; i teatri le biblioteche i cinema sono come tanti acquedotti” e a Lamezia è iniziata la siccità”.