Lamezia: annunciata la nascita del Coordinamento Civico

Lamezia Terme – “Siamo un gruppo di persone, tutti lametini che facciamo riferimento ad associazioni formative, partiti politici, associazioni politiche, e altro, che abbiamo ritenuto di impegnarci a redigere questo documento, senza coinvolgere in questa fase i partiti politici a cui facciamo riferimento, perché questo avverrà in una seconda fase”. Lo ha detto Costantino Fittante questa mattina all’incontro con la stampa presso il chiostro di S. Domenico, per presentare un documento dove sostanzialmente si chiede ai vari partiti, in vista delle prossime elezioni comunali previste nel 2019, di avere liste composte in modo diverso rispetto ai soliti sistemi, andando ad aggiungere ulteriori punti alle normative nazionali già esistenti. Le associazioni e le aggregazioni sociali e politiche firmatarie di questo appello, si costituiscono in Coordinamento Civico, per chiedere alle forze politiche presenti in città e ai soggetti che si preparano a partecipare alla prossima competizione elettorale, una serie di impegni.
“Perché questo appello?”. Continua a spiegare Fittante che “è basato sulle motivazioni che hanno portato allo scioglimento. Riteniamo che non si sia sufficientemente riflettuto sulle radici di questo male. Elemento su cui abbiamo concentrato molta attenzione. Per riflettere e reagire perché non si ripeta per la quarta volta un altro scioglimento. Ci siamo posti il problema di quale azione bisogna compiere senza la pretesa di individuare nomi, a questo ci pensa la magistratura. Piuttosto l’obiettivo è ricostruire degli anticorpi”. Insieme a lui erano presenti Nicolino Panedigrano, Giuseppe Gigliotti, Daniela Grandinetti, Ivan Falvo D’Urso e Salvatore D’Elia, che fa dei richiami non solamente a segnali politici ma di etica, “anche perché le conseguenze dello scioglimento le stiamo pagando tutti”.
Annunciano che 19 organizzazioni cittadine hanno già firmato questo documento. Un documento che propone un codice etico, e che si divide in quattro parti “nella prima parte si fa riferimento a quando esisteva un sistema di partiti strutturati. Erano una sorta di scuola di democrazia e moralità. Nella seconda parte si entra nell’appello vero e proprio. Lo scopo è di scegliere candidati che si impegnino pubblicamente per questa proposta. Nella terza parte troverete quello che si chiede ai candidati a sindaco. Nell’ultima parte c’è la descrizione della legge sulle elezioni comunali”.
L’obiettivo è avere liste “pulite e candidature moralmente sane, preparate e competenti”. Per Panedigrano questo codice etico “è necessario per evitare un quarto scioglimento”. Per liste e procedure trasparenti è necessario fare rispettare le procedure previste dalla legge e dai decreti, e per esempio, si chiede alla terna commissariale “che l’accettazione delle candidature a sindaco o a consiglieri comunali, avvenga in loro o del segretario comunale presso la sede municipale, evitando assolutamente il rilascio di deleghe a funzionari o eletti in carica. Che si potrà procedere alla raccolta delle firme dei presentatori delle liste e alla loro autenticazione solo dopo che l’apposito modello, contenete il nome del candidato a sindaco, la descrizione del simbolo, l’elenco dei candidati a consiglieri comunali e l’indicazione dei due delegati, è stato dettagliatamente compilato”.
Paola Gallo