Operazione Crisalide: iniziato il processo con il rito ordinario

Lamezia Terme – Dopo una serie di rinvii dovuti ad irregolarità delle notifiche nei confronti degli imputati, oggi è formalmente iniziato il processo nei confronti di Francesca Antonia De Biase (difesa dall’Avvocato Aldo Ferraro), Danilo Fiumara (difeso dagli Avvocati Brancia e Cerra), Flavio Bevilacqua (difeso dall’Avvocato Francesco Amantea), Antonio Torcasio (difeso dall’Avvocato Lucio Canzoniere), Vincenzo Strangis (difeso dagli avvocati Cerra e Larussa), Ivan di Cello (difeso dall’avvocato Larussa), Alex Morelli (difeso dall’Avvocato Nicola Veneziano), Alfonso Calfa (difeso dall’Avvocato Nicola Veneziano), Giuseppe Costanzo (difeso dagli avvocati Larussa e D’Agosto), Piero De Sarro (difeso dall’Avvocato Di Renzo) e Giuseppe Paladino (difeso dall’Avvocato Lucio Canzoniere).
Si tratta di uno stralcio dell’operazione Crisalide condotta dalla Procura Distrettuale di Catanzaro nel maggio del 2017 nei confronti di capi e gregari della cosca Cerra-Torcasio-Gualtieri, sfociato nella emissione di un decreto di fermo che portò all’arresto di oltre 50 persone ritenute gravemente indiziate di numerosi reati compiuti sul territorio di Lamezia Terme nel corso degli ultimi anni.
All’udienza di oggi, il Tribunale di Lamezia Terme in composizione collegiale (Presidente Nania, a latere De Nino e Leone) ha innanzitutto sanato i difetti di notifica che avevano provocato gli scorsi rinvii del processo, per poi ammettere le richieste di prova formulate dalle parti. Il P.M. Distrettuale, Elio Romano, ha chiesto l’esame di 14 testimoni, tra gli ufficiali e gli agenti di polizia giudiziaria che hanno condotto le indagini, nonché di 11 collaboratori di giustizia. Ha chiesto inoltre l’acquisizione di tutte le sentenze emesse negli ultimi anni in relazione alle cosche che hanno imperversato sul territorio lametino negli ultimi anni, così come giudiziariamente accertate nei processi Medusa, Perseo, Chimera, Pegaso, Medea ed altri importanti processi, ed ha altresì chiesto la trascrizioni di tutte le intercettazioni telefoniche ed ambientali compiute nell’odierno procedimento penale, soprattutto di quelle effettuate a bordo dell’autovettura BMW X3 di Antonio Miceli, ritenuto il reggente della cosca Cerra-Torcasio-Gualtieri, che ha chiesto di essere giudicato con rito abbreviato. Il P.M. ha chiesto infine l’acquisizione delle ordinanze emesse dal Tribunale della Libertà di Catanzaro, che hanno confermato le misure cautelari nei confronti degli odierni imputati rigettando le richieste degli imputati. I difensori degli imputati hanno a loro volta formulato le loro richieste di prova, sia documentali che testimoniali, opponendosi alle produzioni documentali chieste dal P.M. L’Avvocato Aldo Ferraro si è in particolare opposto alla richiesta di acquisizione dell’ordinanza del Tribunale della Libertà emessa nel luglio del 2017 nei confronti della sua assistita Francesca De Biase, facendo rilevare che quella ordinanza è stata annullata dalla Corte di Cassazione il 6 febbraio 2018, e che il giudizio di rinvio è stato celebrato lo scorso 8 agosto 2018 e si è concluso con il radicale annullamento dell’ordinanza cautelare emessa nei confronti della De Biase, rimessa quindi in libertà. L’Avvocato Canzoniere ha poi chiesto, nell’interesse di Vincenzo Paladino, la trascrizione di talune intercettazioni al fine di dimostrare che l’incontro avuto dal suo assistito all’interno del “fortino” dei Torcasio durò solo poche decine di secondi, ed ebbe altre motivazioni diverse da quelle ipotizzate dall’Ufficio di Procura.
Il processo è stato quindi rinviato al 6 novembre 2018 per conferire al prof. Luciano Romito l’incarico di trascrivere le intercettazioni come richiesto dal P.M. e dai difensori, e per calendarizzare quindi le prossime udienze.

,